Le antologie
dei concorsi de Il Club degli autori
Antologia del premio letterario
Poeti dell'Adda
INDICE
Prefazione a cura di Massimo Barile, Maria Francesca Aramini, Marco Arisi, Maurizio Balbiano, Francesco Bandera, Maria Luisa Beck-Peccoz Spanò, Loredana Bellanova, Fabrizio Bellegrandi, Maria Boesi, Nicola Bonani, Oreste Bonvicini, Franca Bossi, Roberta Bottoni, Francesca Bressi, Simonetta Cariolato, Carlo Carrea, Sandra Carresi, Pier Paolo Caserta, Claudio Cianfaglioni, Franca Ciciani, Francesca Colombo, Alessandro Cordelli, Livia Corona, Marcella Dalla Valle, Paola Mara De Maestri, Marina (May) Fabi, Dino Dorsi, Marco Emanuele, Anonimo, Teresa Formenti, Stefano Frascari, Marco Galli, Salvo Gallo, Ines Gastaldi Carretto, Giovanni Ghirga, Donato Giaffreda, Nando Giangregorio, Arturo Giardinieri, Vanni Giovanardi, Vittorio Greggio, Camilla Iannacci, Carlo Luigi Kuhne, Francesca Lombardi, Maria Frida Luccarini, Stefano Mallardi, Maurizio Mannocchi, Francesca Marchino, Ilaria Matarazzo, Anna Matera, Elena Matta, Giovanni Mazza Montanari, Daniele Mezzalira,Yvonne Moosmüller, Dino Valentino Moro, Maurizio Nascimbene, Fernanda Nicolis Marcolin, Assunta Olmelli, Rino Passigato, Carlo Pedretti, Maria Novella Perina, Paolo Pietrobon, Vilma Porro Marchetti, Luciano Postogna, Franca Prosperi, Alessandro Ramalli, Ermano Raso, Rina Ravera, Dalila Danila Roccetti, Antonio Rossi, Ettore Salati, Luciana Scaglia Grenna, Adriano Scandalitta, Adriana Scarpa, Giovanni Scribano, Barbara Sedici, Roberto Silleresi, Adriana Sustersich, Danilo Tabacchi, Marco Tabacco, Daniele Tagliani, Fabrizio Torri, Sara Trofa, Francesco Tromba, Uccio Girolamo Tumbarello, Alessandra Veronese, Anita Vestuto, Flavia Villa, Matteo Zambrini
 
 
 
 
Come avere l'antologia
Prefazione
 
Il concorso di poesia "Poeti dell'Adda" anche quest'anno ha raccolto nell'antologia un discreto numero di poesie la cui qualità deve essere valutata dal lettore anche perchè la mia funzione era quella di premiare le liriche che offrivano alla mia mente una originalità e fors'anche suggestioni.
Sono convinto che tale criterio di scelta può sembrare, in certi casi, arbitrario ma chiedo ad ogni autore di apprezzare comunque la passione con la quale ho cercato di "leggere" ogni lirica e capire l' intenzione del poeta nel parlare di questa vita o magari accennare solamente ad un microcosmo privato. Non ho tenuto in considerazione gli eccessivi orpelli, l'utilizzo maniacale della metrica o della rima, l'insistita o voluta reiterazione di vocaboli desueti ma tanto classicheggianti ma ho limitato la mia visione al contenuto autenticamente poetico: l'unica chiave per destare nel lettore una sensazione o per far ricordare qualche parola delle poesie affinchè non siano soltanto un insieme di parole assemblate casualmente in una pagina senza anima o un'idea creativa.
Il mio obiettivo è cercare di non trovare che cose ridette... pensieri usati ...allungar le membra sino al cielo ...acciuffar le nubi tra le mani...quando ancora i sogni carezzano incerti la pelle mentre cadono petali a coriandolo / nel salmo spontaneo e pagano / nelle stanze dagli echi incurvati / distilla il profumo di caffè...
Con le parole si può osservare il giorno che nasce, con la fantasia si può volare in qualsiasi luogo, col cuore si può amare, ma quando si vive la poesia si deve squarciare la propria anima, scavare nella propria pelle, raccontare la vita con rabbia o dolcezza, vivere un delirio, toccare la follia e poi ritornare razionali, guardare con occhi indagatori, solcare l'oceano delle speranze, calcare le assi di un palcoscenico sia esso privato o cosmico e chissà cosa poter inventar ancora.
Affinchè ogni poeta trovi il suo volo meraviglioso che quasi mai ha bisogno di riconoscimenti da parte di qualcun'altro e men che meno da un eterno sognatore come me.
 
Massimo Barile
Presidente della Giuria del Premio
 
 
 
 
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Francesco Bandera
 
 
Amore ho bisogno di te
 
Amore ho bisogno di te:
perché sei la notte tetra e fredda del
mio cuore
che non permette alla luce del giorno di
illuminarlo e riscaldarlo
 
Amore ho bisogno di te:
perché sei il giardino dei miei sentimenti
trascurato e morto
perché privo di cure e di attenzioni
 
Amore ho bisogno di te:
perché sei il sole che non ho mai visto tramontare
 
Amore ho bisogno di te:
perché sei l'alba che non ho mai visto spuntare
 
Amore ho bisogno di te:
perché sei il fuoco che non mi ha mai riscaldato
 
Amore ho bisogno di te:
perché sei il vento che non ha mai spazzato via
i miei dubbi e le mie contraddizioni
 
Amore ho bisogno di te
perché sei la mia prigione dove è imprigionata
la parte migliore di me che non è mai riuscita ad
evadere
 
Amore ho bisogno di te:
perché sei il passato che non passa mai
il presente che è sempre presente
ed il futuro che non verrà mai perché il futuro
già c'è e sei tu.
Nicola Bonani
 
 
Colpo di fulmine
 
L'ho vista
ed è stato colpo di fulmine
Angelica cornice aurea
Fiero sguardo sfuggente
mirabili occhi
colore del cielo
Leggere geometrie le mani
in un timido parlare
schermo di guerresca astuzia
Luna
Vorrei rubarle lo spazio
con un abbraccio
Con un bacio il tempo
Con le parole il cuore e le armi
Conquistato
Conquistarti.
 
 
 
Buio calore
 
Spegni la luce
e abbracciami
Al buio d'utopiche stelle
Regalami un viaggio immobile
Lenti i movimenti
senza spostamenti
Calore
Fa che il sogno
m'introduca al sonno
Proteggi il mio riposo
onirico fluttuare.

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Francesca Bressi
 
Mani
 
Mani ricordate con forte nostalgia,
bianche, calde, rassicuranti,
fedeli esecutrici di pensiero,
il tuo pensiero padre,
vivo, coerente, efficace
che nulla ha perduto col cambiar dei tempi.
La mia piccola mano nella tua,
affondata nella tasca del tuo cappotto,
si lasciava scaldare, pugno dentro pugno
e da questo contatto partiva una corrente vitale
che trasfondeva un piacevole senso di sicurezza
nella mia fragile ed inconsistente persona.
 
Mani, le tue mani amore,
irrequiete, mi accarezzano
cercando di scoprire sulla pelle
l'enigma dei miei disordinati pensieri
Inarrestabili le tue mani curiose,
attraverso il monte di venere,
pervengono al vulcano, s'affondano
nel cratere nascosto della mia femminilità,
mi procurano esplosioni di piacere,
scompigliando emozioni emergenti
dal profondo di tutto il mio essere.
 
Mani, piccoli petali di rosa,
mani di bimba, le tue figlia mia,
che carezzavano il mio seno che ti nutriva,
nell'intimo scambio di utilità e piacere.
Piccolo essere mio,
quanto mi hai saputo donare!
Claudio Cianfaglioni
 
Pagliaccio
 
Pittato ben bene il volto,
vermiglie le labbra,
arcobaleno maldestro
pesante e goffo.
Buffo salta e muove
risa di burla,
gioia di grandi e piccini.
Ma spenti i riflettori
tolto il costume
prosegue lo spettacolo,
vita da palcoscenico,
se gioia continui ad essere
per noi
miseri spettatori
di agognati sorrisi

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Livia Corona
 
Opera 2° classificata
 
Il fiore della notte
 
Lucciole nere
più nere della notte
che vi attende
brillano ancora
nei vostri occhi
le fiammelle
ma il cuore è greve
e non sa più volare.
E voi, farfalle ferite
senza più colori
vi cambiate le ali
in desolati giardini
di periferia
sotto cieli indifferenti
lontane dai profumi
della terra natia.
E all'imbrunire
sciamate tutte
rumorose
verso il grande fiore
del male
che, assurdamente
vi fa sopravvivere
in questa giungla
malata e crudele.
Marco Emanuele
 
Le mie donne
 
Immaginate
le donne sono più belle.
 
Le mie
sparse nell'eterno
sorridono.
 
Fotografie
guardate / ammirate / consumate
di te, di voi
ammiccano.
 
Ah, le vecchie stanze
le nonne, le mamme
decise eppur statiche
dal tempo e nell'ombra
perdute.
 
Giù in fondo agli occhi
scoperte le distanze
balbettanti gli anni
ne ascolto le stagioni.
 
Poi lentamente ti parlo ed un uomo,
quell'uomo lontano,
nell'ombra tua legge il fine.

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Marina (May) Fabi
 
Abbandono totale
 
Sublime armonia.
L'alma rivolta al nulla.
Solare presenza vibra
ed addolcisce
il cor spezzato:
ne intinge i frammenti
nel miele,
li unisce e accarezza
così che risente del tocco
la nuda materia.
Nel palpito lieve
del cuore
mi parla mia figlia
e consola.
 
La via dei ricordi
 
Per vie traverse
e strade tumultuose
scorre la vita.
Dov'è la via smarrita
della gioia?
Dov'è la strada
della mia speranza?
Solo delirio e strazio
nei ricordi.
 
Vivo?
 
Sono morta
due anni or sono.
Oh, no. Non io.
Son qui che scrivo.
Allora vivo?
 
Marco Galli
 
La vita è sogno?
 
Se la vita è sogno,
lasciatemi sognare.
Se dolce sogno è la vita,
lasciatemi vivere.
Se immerso in morbido sogno
posso estasiato respirarle accanto,
non destarmi, mondo, dal mio sonno.
Se vana illusione è la soave armonia
della sua voce,
o i caldi acquarelli ambrati dei suoi occhi,
non destare, mondo, la mia mente,
lasciala dormire,
che non sia che col velo della palpebre,
anche le carezze di questo stato
in un soffio svaniscano.
Se sì seducente è vivere immerso
in questa fluida bruma,
non condannare me giammai ad arida morte, col
ridestarmi.

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Ines Gastaldi Carretto
 
Chiara
 
Chiara dagli occhi scuri e belli
Chiara dai riccioli ribelli.
Chiara sempre in movimento
come fronda di betulla al vento.
Chiara che si increspa come il mare
sotto il vento di Grecale.
Chiara che s'adombra come l'aria
quando incombe il temporale.
Chiara che si imbroncia in un momento.
Chiara fresca, limpida e serena
come l'acqua gorgogliante d'un ruscello.
Chiara è una bimba bella
che abitava su una stella
lassù tra gli angioletti del buon Dio
che cantavano per lei la ninna nanna.
Chiara che ha impiegato tanto tempo
per scegliersi un papà ed una mamma;
ad aspettarla quaggiù eravamo in tanti,
è scesa sulla terra un dodici Dicembre
per la gioia e la felicità di tutti quanti.
Quella stella non è più disabitata
è volato lassù chi le voleva tanto bene;
da lassù sovente mi parla,
e mi parla di lei.
Chiara dolce, decisa ed orgogliosa,
tenera, sincera, buona e generosa.
Chiara è una bimba assai graziosa
è come un bocciolo di rosa
bagnato di rugiada
che si schiude al primo sole.
Vittorio Greggio
 
Rosa selvaggia
 
Il Miracolo di Maggio
di madre natura &endash;
 
Di bellezza Immacolata,
Che al prim cinguettio
Di rondini in volo,
Frà erbusti di siepi
D'albor spinoso sbocci,
Il candido fior;
Dai petali profumati
Vellutati color rosa.
 
Di Dio dal ciel
Sei messagger d'amore,
Che il Venticel sospinge,
Accarezzando i cuori.
 
Fra tutti i fior del Mondo
Selvaggia di Natura,
 
Sei Rosa delle rose
Che fà Primavera.

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Maria Frida Luccarini
 
Ho bisogno di te mio Signore
 
Dove spazierebbero i sogni
se alle colombe tagliassero le ali?
La terra non avrebbe più confini alla speranza
e il cielo avrebbe occhi strani
per scrutare i precipizi di corallo.
Che sarebbe del monte se l'aquila dormisse una lunga vita?
piccoli e grandi alati dalle voci flautate
chiuse nella gabbia del silenzio.
Il nostro spazio allargherebbe
l'orizzonte sulle città dei demoni.
Ogni cosa ha il suo doppio
e coronato il tempo non può essere uguale,
ogni fine ha la sua origine.
Misericordia dell'anima, mio Signore.
Chi cadrà in ginocchio alla tua porta?
abbiamo costruito per demolire
la formula del nostro pane è vecchia di millenni,
abbiamo preferito condirlo con la vanità.
Solo il viandante si ciba di meraviglia
e con mezzi leciti attinge
l'indipendenza del suo andare.
La nostra continuità ha bisogno di Te, mio Signore.
Ci siamo persi inesauribilmente,
piccole cianfrusaglie di un bazar impolverato
dove i ragni hanno tessuto la tela dell'indifferenza.
Le zattere dei naufraghi sono già salite al cielo.
Bianco veleggiare di spuma tra le nuvole.
Allora, solo allora,
quando volteggerà una piuma nel vento,
sapremo che hai aperto ancora
la casa dell'Amore, mio Signore.
Stefano Mallardi
 
Quando
 
Quando son solo
metto le mani mie
sugli occhi miei,
e per ore sei sola
nella mia mente.
Mi sembri venuta dal cielo,
e vedo l'anima tua
stringersi alla mia
in una limpida goccia di rugiada
che silenziosa vaga
nell'azzurro infinito.
Sì, il nostro incontro
e il nostro amore
sono doni del cielo.
Quando sento il cuore
traboccante di gratitudine
vado lassù, e corro
per quel sentiero celeste
che attraversa azzurre foreste;
raggiungo quella luce divina
che diffonde l'eterna melodia
e prego, prego per ore
affinché sia eterno
anche il nostro amore.

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Anna Matera
 
Teoria Fuzzy-Logic
 
Due tipi di giustizia per vivere:
assoluta e relativa.
Ma quella giusta, qual'è?
Diceva un filosofo:
"Quando la legge del popolo
e dello Stato non bastano,
esiste sempre una legge divina
che regola le cose".
La verità delle cose, diceva Pitagora,
è nei numeri.
"Tutto è numero!"
Ma Fuzzy dice che i numeri,
hanno le proprie sfumature.
Così dicasi dunque delle cose.
Delle idee, degli eventi...
Franca Prosperi
 
Fiore in rete
3 marzo 2000
 
Vorrei poterti raccontare, piccolo fiore,
la storia di quando eri prato di sogni fioriti
e accoglievi i miei giochi di bambina...
Ipnotizzavi gli occhi e catturavi il cuore.
Tappeto incontrastato srotolavi stagioni di colori
accarezzato dai vivi raggi del sole,
sotto la luce abbagliante di un intenso cielo
che godeva del tuo profumo e regalava al vento
i tuoi magici prolifici semi.
Corteggiato da fluenti danzanti sciami,
donavi generoso il tuo nettare prezioso
deliziando le labbra e il palato.
Al tuo fianco, ormai regna sovrano,
giardino caleidoscopio di insegne luminose
dominato da odierni alveari in rete,
alla ricerca frenetica di accattivanti misteriosi siti...
per via di un nuovo virtuale nutrimento umano.
Tu conserva per noi un autentico contatto universale...
WWW.fiore.com.
quale insostituibile romantico messaggio d'amore!
 
 
 
Messaggio dal cielo
10 marzo 2000
 
Falce di luna splendente,
come punta di diamante stasera
sembri aprire il buio cielo,
per concedere alle stelle
di mostrare ancora una volta,
tutta l'avvolgente bellezza
del loro caldo palpitante cuore...
il quale vuole fondersi da sempre
in ricamo di sole con il nostro cuore,
e punteggiare di emozioni e sogni
l'anima sorda del mondo.
Basterebbe guardare il commovente cielo,
per leggervi l'evidente messaggio d'amore
scritto da Dio all'uomo.

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Rina Ravera
 
A Lucio
 
Ciao straniero, chi sei?
MA SONO IO
Io, ma io chi?
SONO UN PRIGIONIERO DEL MONDO,
UNO IN PIU'
Quando sei arrivato?
SONO ARRIVATO STAMATTINA ALLE 7.40, CHE CONFUSIONE!
È STATA PROPRIO UN'AVVENTURA, UN VIAGGIO SENZA RITORNO.
E dimmi, cosa hai fatto di buono sulla Terra?
CON IL MIO CANTO LIBERO HO INTERPRETATO PENSIERI E PAROLE DI TUTTI GLI UOMINI DEL MONDO, DA ORIENTE AD OCCIDENTE.
Davvero? E poi?
HO NUOTATO NELL'ACQUA AZZURRA E NELL'ACQUA CHIARA, IL 29 SETTEMBRE HO CANTATO PER 10 RAGAZZE E HO AVUTO ANCHE UNA DONNA PER AMICO!
Bene, hai vissuto con orgoglio e dignità e hai fatto tante belle cose, ce ne sono altre?
SI, CERTO, SONO STATO NEL CUORE E NELL'ANIMA DI ANNA E FRANCESCA, HO PROVATO E DONATO TANTISSIME EMOZIONI ED INFINE, AHIME', È GIUNTO IL TEMPO DI MORIRE;
Allora, ascolta, il tuo posto è nei giardini di marzo, tra i fiori rosa ed i fiori di pesco, perché là, sai cosa c'è?
O DIO MIO NO ... CHE COSA C'È?
Là, oltre la collina dei ciliegi, c'è il paradiso degli artisti.
Adesso si, ho capito chi sei...
 
SEI LUCIO BATTISTI
 
 
Antonio Rossi
 
Ti vedo
 
Ti vedo... perché il mio è un sogno matto;
ti vedo fra alianti affranti, germani affamati,
colombe arcobaleno, caravelle imbottite
da risme di carta baffuta e polverosa.
 
Ti vedo... come un ramo secco in autunno,
come una ballerina affamata di cipria,
come una viola assetata di rugiada,
come una fragile clessidra di vetro.
 
Ti vedo... ora le tue palpebre rosa appassiscono
come piante sbattute dal vento, come stelle malate;
la tua pelle si fa ruvida come buccia d'arancia,
i tuoi occhi viscidi come lumache bavose.
 
Ti vedo... perché il mio è un sogno attorcigliato,
perché il mio è un castello terribilmente logico,
perché il mio è un gatto sporco di marmellata,
perché il mio è un nanerottolo brizzolato.
 
Ti vedo... come una nuvola arlecchino;
ti vedo fra caramelle appiccicose, flauti stonati,
baionette stanche, libellule rigonfie
da sangue di insetto triste e pensieroso.
 
Ti vedo... come il ghiaccio lutulento
...in un inverno pallido e lontano;
insicura fra le nostre parole a mezza bocca,
sfuggente come una piccola biscia spaventata.
 
Ti vedo... anche se la nebbia ti avvolge,
anche se gli angeli ti proteggono,
anche se la morte gioca a nascondino,
anche se il vento mi allontana.
 
Ti vedo... perché il mio è un sogno limpido,
perché il mio è un fiore morbido,
perché il mio è un volare leggero,
perché il mio è un immenso amore.
 
Ti vedo...
 


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Luciana Scaglia Grenna
 
 
...Tormento...
 
Nel buio della notte,
rischiarata dai bagliori
di una luna argentea,
danzi tormento crudele,
davanti ai miei occhi
carichi di sonno,
ma non intenzionati
a farsi accogliere
da poderose braccia
in una dolce e calda morsa.
Sei come
un piccolo folletto
che vaga nell'aria
saltellando e cantando
a perdifiato,
attratto dalle vicissitudini
di quale che sia.
Puntualmente ti ripresenti
allo scadere della medesima ora
e sorridendo a stento,
cominci a roteare allegramente,
poi, con rapidità,
proietti tutta un'intera esistenza
facendomi riflettere
sull'inutilità della vita
che procura gioia e dolore
e sull'impossibilità di risolvere
l'eterno dilemma riproposto
sotto una sfumatura
di domande e risposte
che inteneriscono un cuore
sempre pronto
a sanare le ferite
più profonde.
Adriana Sustersich
 
Foglie morte e ormai ingiallite
 
Non posso rinverdire le foglie morte,
foglie omai ingiallite.
Non posso arrestare il tempo
che scorre, scorre così veloce.
Ma posso rallegrarmi per la mia,
la mia fantasia che con gli anni
risveglia il mio cuore, rifiorisce
lo spirito e mi fa scrivere
questa poesia, strappandomi
dal velo della mia malinconia.
 
Pagine di un diario
 
Sento parole lontane, nel bisbiglio del vento
sembrano un lamento,
di un bambino che piange solo nella culla.
Solo parole remote, mentre
i frammenti della notte si perdono
nel chiarore dell'alba mattutina,
svaporando i sogni e fanno il risveglio
ancora, ancora più cupo.
Apri la finestra e goditi l'aurora,
i grappoli dei ricordi, aspettano
che tu li scriva in una pagina,
pagina tutta bianca del tuo diario.
 
Tu, tu sei il mio angelo
 
Odori di stelle e mi ridai il sorriso,
sento l'aroma di un fiore,
mentre la luce ritorna nel mio cuore
e un sorriso mi accende il viso
mi sento sommersa nella gioia
nella freschezza del tuo amore.
Il contatto della tua mano, che mi accarezza,
un palpito che mi sfiora l'anima,
sei tu mio angelo, che mi asciughi le lacrime
della tristezza, ed ancora, si
un raggio di sole mi scalda il cuore.


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Uccio Gerolamo Tumbarello
 
Malinconia
 
Io mendicante,
su per il sentiero
fino alla cima del monte,
mi arrampicai,
tra colori di bosco
e profumo di pini,
fino alla fontana.
Inutilmente, tentai
di spegnere l'arsura
di un desiderio antico
e proseguii...
Si spegneva il tramonto
tra abissi sconosciuti
e cristallini silenzi.
Oltre la balaustra
case e fanali accesi,
un guizzare di luci lontane
e fumi di camini.
Mozziconi di pensieri
spettinati,
giù per la valle,
rotolarono
fino alla tua finestra.
Sognai di viverti,
tra terse trasparenze,
nel piacere d'esistere.
Malinconia in una sera!
Nelle mie mani
due fiori di ginestra,
i tuoi occhi
e il lungo, sconfinato
silenzio dei millenni
in cui, volutamente,
affogo.


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Se non la trovi nella tua libreria puoi ordinarlo direttamente alla casa editrice. Telefonando da lunedi al venerdi dalle ore 10.00 - 12.30 15.00- 17.00 al numero 0298233100
 

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