Le antologie
dei concorsi de Il Club degli autori

Antologia del premio letterario
Olympia - Città di Montegrotto Terme 2002

Presentazione - Paolo Carniello - Benedetta Aleotti - Antonino Alioto - David Antola - Maria Cristina Arrigo - Paul Bacosca - Emanuela Ballotta - Sergio Barbieri - Antonio Barra - Michele Battaglia - Maria Luisa Beck-Peccoz Spanò - Alda Belletich - Egidio Belotti - Adele Belviso - Michela Bizzi - Giorgio Bolla - Chiara Bolognesi - Alessandro Bon - Dorotea Bonanno - Piero Bonini - Fiorella Borin - Bertilla Bortolon - Alba Filomena Bove - Marta Brunetti - Emiliano Bruzzese - Sabato Bufano - Raffaele Marco Caltabiano - Loriana Capecchi - Giuseppe Cardillo - Simonetta Cariolato - Giuseppe Carnabuci - Stefano Carraro - Carlo Carrea - Celestino Casalini - Giovanni Caso - Lucia Cavanè - Marco Chiavistrelli - Alessio Chirivì - Antonella Cigliana - Giorgia Serena Cipelli - Wilmer Comin - Stefania Compagnoni - Elisa Contardi - Andrea Conti - Andreina Coscarelli - Alessandra Crabbia - Franca Cravino - Annibale D'Amanzo - Stefania Delazzo - Franca Delfino - Gianluigi Della Mura - Paola Della Porta - Leopaldo Di Giovanni - Lina Di Maio - Diego Fantin - Filippo Farinelli - Renato Ferroni - Bianca Festino - Sara Fogliata - Raffaella Frese - Riccardo Fumagalli - Marco Galvagni - Matteo Ghirardi - Giuliana Gilli - Luigi Gonano - Perla Sara Grossi - Jacopo Lanzoni - Stefania Lena - Mariano Luccero - Alessandro Lugli - Gabriella Lupatini Galli - Silvo Luzietti - Gabriele Magnani - Enrico Magrini - Vittorio Magrini - Angela Marotta - Paolo Martin - Rossella Noviello - Rosa Oliveto - Sandra Orlandini - Marco Palma - Teresa Pascali - Massimo Passeri - Fausto Pelli - Nicola Perasso - Euro Piacentini - Grazia Pilotto - Marco Pinto - Nina Quarenghi - Paolo Raimondi - Laura Ranzi - Claudia Rapetti - Ermano Raso - Salvatore Valerio Riccobene - Roberto Roveda - Michele Sabatino - Fausto Sala - Micaela Sansevero - Giuliana Sanvitale - Stefania Sartori - Maria Laura Satta - Piergiorgio Sbrissa - Adriana Scarpa - Beniamino Schito - Giovanni Scribano - Linda Scuizzato - Vanda Sessa - Roberto Silleresi - Maurizio Tantillo - Annalisa Thielke - Alessandro Toni - Emilio Valpreda - Andrea Veronese - Umbero Vicaretti - Andrea Violi - Carlo Volpi - Maria Teresa Zanafredi - Cosima Zanni - Philippe Ziglioli
 
Come avere l'antologia
Presentazione
Il concorso internazionale di poesia "Olympia Città di Montegrotto Terme 2002" anche in questa seconda edizione ha potuto contare sulla nutrita partecipazione di autori che con grande passione ed entusiasmo hanno contribuito all'esito positivo di questa iniziativa culturale.
Un autentico apprezzamento a tutti i poeti che hanno dato la possibilità di alimentare sempre con maggior vigore la volontà di procedere in questo cammino denso di atmosfere luminose e di magie infinite.
Questa antologia, curata dalla casa editrice Montedit con la collaborazione letteraria dell'associazione Il Club degli autori, raccoglie le poesie più belle del premio letterario: uno strumento che può aiutare a far ricordare alcune poesie affinchè non siano soltanto un insieme di parole ritrovatesi per caso su una pagina bianca ma rappresentino il frutto tangibile di una costante passione ed un inguaribile amore che scaturiscono dall'animo poetico che ognuno ha dentro di sé.
L' antologia di un premio letterario che sia testimonianza di una poesia vissuta sulla propria pelle, raccontata con rabbia o dolcezza, a volte dispersa nell'oceano delle speranze altre volte rinvigorita da una nuova idea. Con la consapevolezza che le suggestioni che fanno nascere le nostre parole sono collegate da linee sotterranee che si uniscono, giorno dopo giorno, come le poesie racchiuse in questa antologia: senza costrizioni di nessun tipo, senza limitazioni di sorta, senza la necessità di un riconoscimento da parte di qualcun altro perchè ogni poesia è un volo meraviglioso in piena libertà.
 
Il Club degli autori

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Paolo Carniello
 
Presidente della Giuria del Premio
 
 
Nascerà Poesia
 
Sull'arido pendio,
dove un dì ombreggiava il bosco di faggi
ho raccolto sbiaditi papaveri,
ho nutrito la fiacca terra con briciole di pane.
Nella notte di luna calante
ho piantato semi colorati,
spine rinsecchite
e germogli di facili pensieri.
Domani nasceranno arditi arcobaleni,
siepi di rose antiche
e liberi versi.
Riconoscente la terra
mi porterà il suo pane...

Giorgio Bolla
 

Opera Segnalata dalla Giuria

 
Mattini di brume
nel silenzio dei tuoi sguardi.
 
Sei mai andato
sotto le mura,
a cercare la notte?
 

 
Allarga il tuo spazio di incenso.
Volute di cuore,
assolutamente vicine al labirinto
di siepe dei pensieri.
Perdere il tempo degli uomini,
dormire nella rosa di un'idea,
adesso accompagna il sonno
di un ignoto giorno.
Volute di incenso,
dove si staccano le nubi
dei tempi nascosti,
non più persi
nel dolore di un dimenticato rimpianto.
 

Rosa gialla
di armonia;
 
come nel freddo lucore
del marmo,
la tua carne
trascorre al limitare
della fronte,
e del ricordo.
 
Effigie di nulla
ruoti dentro il senso,
e ti accompagni
alla rosa,
alla sfera di rosa.
 


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Dorotea Bonanno
 
Essere
 
È immersa nell'acqua, nel buio la vita
È immersa nel caldo sapore di madre
È immersa soffre e dispera, non vuole
È immersa nel pianto e nel dolore
È pronta a soffrire per voi che sbagliate,
per voi che amate
per voi che ridete
Un lembo di terra e di spazio
per lui non trovate
Lui grida la vita
Si muove, apre la bocca, vuole parlare,
vuole vivere, vuole sapere:
"perché devo morire?"
La madre, piange la vita
Da sola devo farla finita
Sono gli altri a decidere
non conto più nulla
"Scaricando le colpe, mi uccide"
risponde Essere che vive ma
non è riuscito a vedere la luce.


Bertilla Bortolon
 
La vita si consuma
 
E la vita si consuma
al di là di luci soffuse,
palpebre abbassate,
sui riti della memoria.
Il tempo passa... invecchiando
dietro sbarre di rimpianti:
sontuose vesti
trapuntate di lustrini,
strascichi di vacui pensieri
assetati di ricordi.
Ci sarai tu, anima mia,
a percuotere la mente
dalle disillusioni,
fragili cattedrali
di sogni infranti,
guglie evanescenti
di voli senza nido,
friabili rocce erose dal vento.
Fra le dita?
Pulviscolo di stelle...


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Emiliano Bruzzese
 
Risveglio
 
un giorno ti risvegliasti;
trovi rocce di fiume di fronte il tuo viso
le raccogli, le colori con carezze di dita
e poi ancora vedi l'acqua che serpeggia
e la raccogli, conti le gocce con carezze di dita
una la tieni sempre con te
le altre le metti una sopra l'altra, con carezze di dita le posizioni...
e sali.
un giorno ti riaddormentasti;
trovi il cuscino di fronte il tuo viso
con carezza di dito tocchi il tuo occhio
una la tieni sempre con te.
 

 
Pensieri bianchi
 
e giù da cattedrali di ghiaccio scivolo
prendo un fiore di vetro
è fragile, gelido, senza odore
mi taglio con un petalo
orme di sangue sulla neve
calma asettica attorno a me
innocui cavalli bianchi vagano
ne cavalco uno.

Sabato Bufano
 
Alle mie piccole donne
 
Siete arrivate
come due piccole stelle
nella mia vita.
E l'avete sconvolta.
Riempiendola di gioia,
e di responsabilità.
Ma una promessa voglio farvi.
Vi insegnerò a non avere paura.
Vi insegnerò a non farvi carpire
la vostra buona fede.
Vi insegnerò la lealtà.
Vi insegnerò l'onestà.
Vi insegnerò la gioia per la vita.
Vi insegnerò la dignità.
Vi insegnerò la solidarietà.
Vi insegnerò l'amicizia.
Vi insegnerò la condivisione.
Vi insegnerò il perdono.
 
Ma se un giorno vi accorgeste
che ho paura,
che mi faccio carpire la mia buona fede,
che non sono leale,
che non sono onesto,
che non ho gioia per la vita,
che non ho dignità,
che non ho solidarietà,
che non sono un buon amico,
che non so condividere,
che non so perdonare,
vi prego,
insegnatemi voi.


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Raffaele Marco Caltabiano
 
Memorie
 
Son passato stasera dalla villa antica:
sopra vi tremavan le stelle.
Nel giardino, lì davanti,
è già sbocciata la prima viola.
L'ho sentita bisbigliarmi vecchi ricordi,
come sussurri di fuggenti fate,
e insegnarmi una nuova lingua,
fatta di sogni.
Un sedile di pietra,
consunto dal tempo,
mi offre riposo;
fresca la notte dopo il temporale.
Un profondo silenzio,
tutt'intorno,
emette un dolce canto,
e rischiara la baia,
vecchia compagna dei miei giochi.
Lieve s'attorce, intanto, il fumo
della prima casa sveglia.
Così vien l'alba un'altra volta,
e poi un'altra ancora:
s'impone la realtà;
il ricordo dilegua.


Giuseppe Carnabuci
 
Tentativi
 
Ammalato di tristezza,
percorrono i miei pensieri
strade confuse nella notte
derubata dalle attese
di sogni non partiti.
Nei piccoli rumori
che s'affiancano
alle ore lente
che scorrono invisibili
in tragitti indefiniti,
fievoli idee,
che non hanno storia,
tentano di costruire
una realtà.
S'adeguano
alla luminescenza discontinua
d'esili lucciole
desideri inespressi
che cercano
un po' di chiarezza.
Vagano
come residui di palpiti,
che si spengono piano
in una sventagliata di brezza.
 


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Celestino Casalini
 
Torri e Regine
 
Divisa si stagliava
nella luce obliqua della sera
la tua figura di giovane donna offesa
 
Mentre provavo
un senso incerto di stupore
per un sole che, illuminandoti di luce opposta - ti negava!
 
"E adesso?
C'è una salvezza": mi dicevi -adesso?
Mentre cercavi di afferrarmi spingendoti verso il basso
 
C'è una salvezza: adesso?
Che il cielo, che si è fatto sempre più rosso
fa sperare che morire sia provvisorio -quasi come una certezza?

Alessio Chirivì
 
 
Libertà
 
Libertà: misterioso volto
velato di tristezza.
Sogno proibito
a volte infranto
da uomini senza cuore
segnato da stelle a sei punte.
Libertà:
un tenero fiore
sbocciato tra i rovi
soffocato da gelide mura.
Dolce arrivo
di un viaggio senza meta.
Potenti ali
con cui volare
nell'ebbrezza della vita
dove i raggi del sole
sembran racchiudere
la forte eco
dei dolci ricordi
svaniti nel tempo.
 


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Elisa Contardi
 
Malinconie
 
L'inverno è ormai giunto,
le prime nebbie offuscano le vie della città.
Sento i brividi salirmi lungo la schiena,
sento il freddo avvolgermi l'anima,
lo stesso freddo delle tiepide sere di primavera,
delle calde nottate d'estate,
delle fresche giornate d'autunno.
 
È il ghiaccio di un'esistenza che ha spento
la candela sulla torta della speranza,
che canta disperata l'inno della vita,
che desidera rivedere fiorire una rosa.
 
Una melodia di canti lontani e nostalgici
riportano la mente ad un passato felice,
quando si aspettava che il sole baciasse il mare
per sentirci incredibilmente eterni.
 
Nel buio profondo del mio silenzioso pianto,
risento la tua gioiosa voce ripetere il mio nome,
la tua calda mano afferrare la mia,
la tua voglia di vita illuminarmi il cuore.
 
Raccolgo le ceneri di un passato felice,
prima che il vento le porti via da me,
mentre cerco invano di ammirare le meraviglie del mondo
di apprezzare il miracolo quotidiano della vita.
 
Sopporto il peso di questo cammino solitario,
con il tuo ricordo sempre vivo,
il tuo sguardo amorevole su di me,
il suono del tuo sorriso.
 
Nell'autunno dell'esistenza,
non ti accorgi del lento cadere delle foglie,
e ti ritrovi un giorno spoglio e triste.
L'albero sa che a primavera tornerà a fiorire,
mentre all'uomo non resta che cogliere le foglie cadute.


Andrea Conti
 
 
Il pescatore e il suo viaggio
 
Parte,
Con il sole di nebbia,
Gli occhi infossati
Riarsi, evaporati negli anni
Come il mare,
Fissi laggiù...
Dalla riva
Lo guardano,
Accovacciato sul suo
Guscio in legno,
Su e giù
Nel cavo dell'onda,
Sparire e apparire,
Svanire;
Una notte
Ed una alba;
Lo attendono
Sulla sabbia umida
Del chiarore iniziale...
Nel silenzio di farfalla
Del mare di mattino
Torna,
Come figlio
Alla sua terra.
 


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Franca Cravino
 
A sera
 
Levissima brezza
a mitigar la calura:
sull'ancora infocata
e polverosa ghiaia
lento scalpiccio
che a tratti si tace
a concentrar la mente
su attimi intensi
dell'ore vissute.
 

 
Da lontano
 
Svettano campanili
su crinali lontani:
giungono,
portati dal vento,
cadenzati rintocchi
lugubri e profondi
a scortare
malinconici pensieri.
 

Segreti
 
T'incanti a scrutare
nei miei occhi l'arcano:
ma, come un velo,
un'ombra triste
la lor voce offusca
e confonde.
Insisti, cerchi varchi...
Non lascerò
che tu legga
i miei remoti pensieri.
Difendo il passato
ch'è mio soltanto:
sola, in silenzio,
nel rimpianto senza tempo.

Annibale D'Amanzo
 
(Invernale) Paesaggio in treno
 
Bianco,
sprazzi di colore.
 
Bianco,
gelo copre alberi-terra,
 
bianco,
nebbia offusca contorni,
(con)-fondendosi bianco-gelo.
 
Un velo bianco-gelo
avvolge (colori) terra.
 
Un vero bianco-nebbia
Nasconde (colori) alberi.
 
Pace-Immobilità
Silenzi
 
TUTTO BIANCO-GELO-NEBBIA.
 

Due gocce
 
Due parole
due gocce nell'oceano.
 
Due discorsi
due gocce nel lago.
 
Due persone
l'essenza delle gocce.
 


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Stefania Delazzo
 
Passione e realtà
 
Silenzio... C'è solo...
Silenzio... Ascolta, ascolta...
Posso sentirlo!
È questa assenza che mi opprime,
turbida quiete imposta,
voglia di evadere,
di volare via, volare,
fondere l'aria,
strappare in un singhiozzo
il vento, e vederlo sanguinare.
Liquido caldo che mi cola tra le mani,
esaltante follia di un fremito,
violento dolore che mi toglie il respiro
e mi lascia senza fiato,
mentre i sensi si confondono nel buio.
Bisogno di vivere,
ansia di essere me stessa,
passione travolgente e incontrollabile
che non consente imposizioni,
che pretende la mia anima, il mio corpo.
È un demone,
è un angelo,
è un fuoco purificatore
che si da strada nelle mie vene,
e mi porta via con sé,
concubina dell'amore,
passione della morte.
Prendimi oh spirito,
voglio sentirmi vivere,
voglio il monto dentro di me
ogni gioia, ogni pianto,
e poi lasciami sola, stesa su un cuscino di fiori
addormentata
mentre la morte, dolce angelo di luce,
mi dona l'eterna pace
del suo sorriso.
 

 
Leopoldo Di Giovanni
 
Donna
 
Tu sei il cerchio
della magica vita
che avvolgi la notte
costellata di stelle
 
Sei il ritmo che batte
di una danza leggiadra
dagli occhi socchiusi
 
Sei quel campo
dai mille profumi
trapuntato di fiori
dai lunghi respiri
 
Sei quella vetta
sospesa nel vuoto
che domina il blu
e contempla l'azzurro
 
Sei quel mare
che fluttua parole d'argento
su cui scivolano leggeri
i tuoi sciolti capelli
 
Sei la via maestra
che attraversa gli aspri sentieri
per deserti di ghiaccio
 
Sei ciò che il cuore non dice
dell'ignoto pensiero
di un canto avvenire
 
Sei uno sguardo profondo
con i riflessi dell'alba
di gocce cadenti
che piangon di gioia
 
Tu sei il risveglio
dal dolce sorriso
che illumina il mondo...
 

San Sosti, 25-08-1999



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Filippo Farinelli
 
 
Non immagini quanto sporco è nascosto
nel solco delle impronte digitali
quanto siano profonde quelle microfessure.
Pensa che schianto deve subire
quel micron di polvere
per depositarsi in fondo.
Se udissimo quel botto
sentiremmo le lacrime scorrere lungo le rughe
ascolteremmo l'occhio che si chiude
percepiremmo come colpo di scure
la luce che ci accarezza.








Claudia Rapetti
 
Mamma Rina
 
E lei,
silenziosa,
sempre accanto,
teneramente amando.
 

 
Renato Ferroni
 
Segni di vita
 
Un ombra
un sussulto
un frusciar
di foglie
sul sentiero.
 
Poi... silenzio
come in attesa
di nuovo richiamo.
 

 
La luce nei tuoi occhi
 
Alla ricerca
vado
della luce
che era
nei tuoi
occhi.
 
L'ho dimenticata
nel frastuono
della vita,
che distrugge
le dolci
sensazioni.
 
L'ho smarrita
quando per
insane lusinghe
ho creduto
di poterla
conservare...
Negletta.
 

 
La calda estate
 
Un fremito d'ali
sulla marina
percuote ritmico
l'aria accaldata.
 
L'arsa calura
del giorno d'estate
brucia, famelica,
tutti i ricordi.
 
L'esile arbusto
di solitaria spiaggia,
offre, incolpevole,
la sua magra ombra.
 
L'ombra indistinta,
che copra i ricordi,
lasciati a morire
sull'arida rena.
 
Io, inseguo le onde
che il vento sospinge
sull'umida rena
dei sogni infranti.
 


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Sara Fogliata
 
Luce guida
 
È una notte fredda e scura
Cammino senza meta in una
rotta via di campagna
Gocce di rugiada mi solcano il viso
La nebbia come polvere riempie il cielo
...Smarrimento a fianco a me
 
Punta di diamante all'orizzonte
Bellezza sfuocata di un gioiello
nella notte...
 
Avanzo come spinta...
Una Stella si colora
E Smarrimento cambia in Gioia...
 
Dolce ipnosi la sua luce
E calamita il suo bagliore
Si sospende la mia mente
Perde il nome la paura
 
Brutto vizio la ragione,
in me alleata col terrore
Un pensiero e cado a terra:
"Cara stella non bruciare
Non lasciarmi sola al buio
Son bambina...
Ho una meta da trovare"

Raffaella Frese
 
Frammenti
 
Un petalo di rosa
muore affranto,
e da un passante, viene calpestato.
Ignaro, urla
come i miei pensieri.
Di vivo colore
trasmette scintille di nostalgia
mentre dolci onde dal passato
sfiorano gli argini
dell'ignoto
che nella mente ricoprono
l'estremità del niente.
...attimi di parole amareggiate
riappaiono!
Mai più
ali azzurre d'arcobaleno!
...solo Cuore afflitto
tra l'urlo dei miei pensieri.
 

 
"Se un giorno...
 
...Io non vorrò ignorare
la speranza
avrò L'alba di un sogno,
...e, le miei ultime foglie
sì risveglieranno
in un nuovo universo.
Il sole,
riscalderà l'acqua
il cielo stringerà l'azzurro,
tutto sarà stupendo!
...se un giorno,
ti guarderai dentro
qualsiasi cosa... verrà dimenticata,
mentre un fulmine
squarcia il cielo dell'eternità".


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Perla Sara Grossi
 
 
Nell'occhio aveva un quadro di tale perfezione,
che a stento diventava percettibile l'opacità dei colori,
e di questa opaca perfezione non si poteva proprio scorgerne
l'assurdità che era l'illusione.
 

 
Meschina
 
Volevo te per arrivare sempre
prima ovunque.
 

 
I passi del tuo andar via li sento solo ora...
Nel giusto tempo non avrei potuto,
troppo leggeri ed io troppo sorda.

Gabriella Lupatini in Galli
 
Carnevale
 
Giorno magico e tanto atteso è questo,
per grandi e piccoli
che intensamente vivono emozioni,
nella piazza colorata e in festa.
La maschera li rende più liberi
per gridare, correre
e prendere ogni sorta di iniziativa,
perché oggi tutto è permesso.
Ma le prime ombre della sera
velano le strade non più affollate
ed essi tornano sfiniti alle loro case
e scoprono il viso
segnato di stanchezza;
ma il loro cuore canta ancora.
spesso anche gli adulti
amano mettersi la maschera
e non solo per un giorno.
Ma quando la toglieranno,
non avranno il coraggio di guardarsi
allo specchio,
perché non hanno avuto la forza
di guardarsi dentro
ed accettarsi per quello che sono.


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Gabriele Magnani
 
Primo bacio
 
Perché mi perdo nei silenzi
innanzi ai tuoi occhi,
nei pensieri miei?
Come mai avessi baciato
che le tue morbide labbra
schiuse.
Rivivo ogni istante quel bacio,
tenera scheggia fugace,
tenera muta parola
che mai prima d'ora
sì chiaramente
udii.
 

 
Sogni
 
E sono ancora energia,
parte di un sogno.
 
Qui,
dove le correnti
si spezzano.
Dove le vite rinascono
come fiamme imperiture.
 
Qui, dove il destino non esiste,
i sogni sopravvivono all'alba
e vivono per sempre.
 
 

 
Teresa Pascali
 
 
La montagna
 
Le montagne orlate di bianco,
laggiù, verso l'orizzonte.
I crinali: bianche mani protese verso Dio.
L'animo mio sussulta, allorché lo sguardo dipinge nel cuore tanta beltà.
 

 
Hale Bopp
 
La grande cometa Hale Bopp
l'ho ammirata chiara e luminosa,
dietro catene di montagne ancora bianche.
Il fascino arcano di grandi eventi mi ha emozionato il cuore.
L'astro chiomato è una donna dai lunghi capelli?
Due code le ornano il volto:
una blu ionata per farci sognare
e l'altra di gialle polveri d'oro,
per seminare la pace,
e non l'odio, nel mondo.
 

 
La vela
 
La vela, gonfiata dal vento di tramontana, farfalla nelle mani di un uomo.
Ci fermiamo in una silenziosa e luminosa baia.
Sugli scogli scorgo mani fraterne,
e occhi imploranti chiederci aiuto.
 


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Euro Piacentini
 
 
Certezza
 
Potrebbe essere
il tuo nome
ma
così ferita
non saprei curarti
Respiro
Cercando
una giusta dose
per distillare
la mia vana e confusa
Tua immagine
multiforme e piatta
meravigliosa tela
entro una cornice
luminosa solo
della sua
dorata vernice.

Grazia Pilotto
 
Cigni
 
Le acque del mare
Lambiscono la costa
Con carezze sussurrate
Dall'invaghirsi della luna
 
Proteggono le viole
I ruscelli dei prati a primavera
L'aria s'impregna
Di dolci meraviglie
S'espandono gli odori nella natura
 
M'allarma l'invito a restare
Prigioniera di lidi lontani
Nel mio autunno di ricordi randagi
Senza ombra di gioia
 
Solo un albero nudo
Intreccia rami imploranti
Verso il grigiore del cielo
 
Colonie di cigni
Sul fiume sconosciuto


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Nina Quarenghi
 
Totem
 
Quando ancora mi scopro
scoiattolo
piccolo acrobata del bosco
respiro la vita
fino in fondo ai polmoni
la bevo dagli occhi;
paziente rosicchio nocciole
e se arrivo a toccarne il cuore
la mia anima canta.
 

 
Al mio amore
 
Hai sciolto con mano tremante
il nodo dei miei capelli
e mi hai trasportato
sulle ali dell'oscurità
in un volo radente
su un tappeto di fuoco.
Dalle tue ciglia
non so quale magico infuso
mi ricopre di zucchero ardente.
Ora dormi e nel petto raccogli
l'olio profumato
delle mie lacrime.
 

 
Papà
 
I miei occhi bambini ti vedono
preso da mille pensieri
mentre andiamo
nella fretta di ogni mattino
e di sera
sento un bacio che punge
di barba leggera
sulla mia guancia fresca.

Nicola Perasso
 
 
La gelataia di Paimpol
 
Quattro iridi di fuga blu,
danzanti in arpa celtica,
coincisero nel sol di mare
per morir nell'ignoto d'un riso.
Tacito eclissi d'empatia
e doppio sogno di farfalla
istintivamente avvinti
in un vagheggiato non esistere.
 

 
Aiutami
 
Non guardarmi così, non ora.
L'eterna nostalgia d'eterno m'assale.
Anelli di luna e candele di sole
cingeranno nell'esotica grotta
la nostra fiaba di cieli rossastri.
Ma tu aiutami a tremare ancora.
 
Non guardarmi così, non ora.
Tremendi presagi di morte m'angosciano.
La calda voce dei misteri notturni
mitigherà le mie urla sotto la pioggia
e forse un sorriso uscirà dal labirinto.
Ma tu aiutami a piangere ancora.
 
Non guardarmi così, non ora.
Il tuo iride magnetico ipnotizza.
Quel lampo selvaggio da tempo rimosso,
quei nudi vicini nell'ultimo sogno
daranno sollievo al mio mondo confuso.
Ma tu aiutami a durare ancora.
 
Chiunque tu sia...
 


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Giuliana Sanvitale
 
 
Mani
 
Mani su di me
calde
sicure
profonde
scavano nella mente
sfiorano la mia anima
mi spingono fuori.
Corro lungo spiagge
semideserte
a piedi nudi.
Il mare
mi rimanda il suo calore
o sono le tue mani
che scaldano il mio cuore?
Mani
che vorrei fossero
le sue mani
a sostenermi ancora
lungo spiagge solo nostre.
 

 
Mi ricordo
 
Mi ricordo...
era l'Aprile limpido, silente
scendevan lacrime d'argento a sera
fumava la campagna
a me d'intorno.
Il tuo respiro si confondeva
tra l'ansare aprico
mi raggiungeva rorido di umori
mi risvegliava i sensi completandomi
col caldo abbraccio del suo ardore
giovane e nuovo
non ancora mio.
 

Beniamino Schito
 
 
A Poseidone
 
Ho resistito a tutte le tempeste
che inneschi alle murate, o Poseidone:
anche se esplode mare che m'investe,
tra schegge d'acqua e lampi sto al timone.
 
Ma le bonacce sono più moleste,
che infliggi per non equa punizione:
disperso nella stasi del celeste,
il buio del fondale è tentazione.
 
Ma quando d'erba l'onda è un rifiorire,
che increspano criniere d'alisei,
e spumano nitriti dalla prua,
 
sento che ancora un dio perdente sei:
un porto, un porto, mi farà apparire
un dio a cui s'arrende l'ira tua.
 

 
Il tuo ritorno
 
Un colpo, due di tosse s'avvicina,
t'annuncia con la tromba delle scale;
ti apro l'uscio, e l'ombra tua sconfina
da piani bui al piano del reale.
 
A te e a me la voce un po' s'incrina,
dopo un colloquio quasi trentennale,
ma allora la parola era in sordina
e tu distanza interna immateriale.
 
Prendi il caffè: né i massimi sistemi
né altre verità non mi svelare,
sia pausa oggi sui destini estremi!
 
C'è il tempo, il tempo da ripristinare.
Guardi i vetri; per altro, per me fremi,
dacché smettesti, padre, d'invecchiare.
 


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Giovanni Scribano
 
Patria potestà
 
Son passati dieci anni,
Sul libro aperto sul tavolo
cade un'ombra furtiva;
la televisione è per te
un occhio aperto sul nuovo
ma ormai tu indossi
il gelo degl'anni.
La casa triste e invecchiata
conferma la tua potestà
ma solo dolore ne ha guadagnato.
Raccogli con calma
la tua spoglia mortale,
mi segue generosa
la tua autorità
ti segue solerte
la mia fedeltà.
Il futuro?
Lo percorreremo di corsa
ma la mia mente
ne ignora le leggi
e sa solo che non lascerà
un piatto conosciuto
per un capriccio infantile.
Le tue riflessioni
inappagato mi lasciano
e il silenzio del sangue
nasconde
ipotetiche stagioni
mai viste.

Emilio Valpreda
 
 
La dimenticanza
 
Poesie d'amore passano lievi
come battito d'ali di farfalla
sul cuore di un amore sfortunato
senza lasciare traccia
come acqua sui sassi.
 

 
Dedicata a una giovane morta
 
Ti conoscevo appena
e forse neppure i tuoi cari ti conoscevano a fondo
c'è qualcuno che sa tutto di te: Colui che ti diede il fiato
Il ricordo di te lentamente si allontana
come il treno che porta i morti alla casa dei vivi
nel mondo dei risorti dove vige la pietà e l'amore
di Colui che volle tutto questo non per un gioco strano
ma per sentirsi meno solo.
 


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Ins. 12-02-2003