Le antologie
dei concorsi de Il Club degli autori

Antologia del premio letterario
Il Club degli autori 2004-2005


 Sommario
 
 
Maria Afa Tiranti - Marco Angella - Apollonia Angiulli - Angela Aprile - Lucia Arnese - Vera Bruno Ascheri - Elena Auddino - Ugo Antonio Barone Bella -Cosimo Basile - Laura Bassetti - Angelo Benimeo - Giulio Biano - Rita Boarelli - Aurelia Bogo - Vincenzo Bolia - Maria Antonietta - Borgatelli - Ludmila Botnaru - Angelo Cabiati - Vincenzo Calò - Eugenio Cancedda - Gastone Cappelloni - Piero Caputi - Cristina Cardone - Filippo Carmeni - Fiorella Carta - Marco Cartillone - Franco Casadei - Claudia Cefalì - Chiara Cerri - Rossella Cerroni - Maria Francesca Cherubini - Piera Maria Chessa - Sabrina Chianelli - Giuseppe Chico - Lavinia Cioli - Giuseppe Cogliandro - Eliana Colaceci - Cristiano Comelli - Marina Concas - Selene Contadini - Mauro Coppola - Patty G. - Rosa Maria Corti - Simone Coruzzi - Massimo Costa - Margherita Costanzini - Ivan Crescini - Ambra Crociani - Gaetano Cugno - Eva Cuneo - Dania Curcio - Wanda Curini - Mario D'Alise - Laura De Santis - Maria Antonia Dei Negri - Emilio Dezani - Claudio Di Rienzo - Giuseppe Diotto - Salvatore Doddis - Roberto Duca - Marco Duso - Gianni Fassina - Selene Favuzzi - Vanes Ferlini - Carmine Ferrara - Fabio Umberto Ferrara - Flavio Ferraro - Saul Filippi - Lorenzo Fizzotti De Grati - Daniela Formiconi - Giacomo Fumarola - Susanna Galimberti -
Andrea Gallina - Giovanni Maria Gandolfi - Giulio Gasperini - Matteo Ghirardi - Giacomo Giannone - Lorena Giorgetti - Marco Gottardi - Marcello Guerrieri - Anna Guerrini - Maria Gurreri Comici - Pellegrino Iannaccone - Liliana Immesi - Annamaria Immesi Smorto - Nour-Eddine Khaidoune - Johnny Lapio - Maria Cristina Latorre - Pamela Lodato - Stefano Lodi - Davide Andrea Lonardi - Cesare Lorefice - Sabrina Lorenzoni - Alessandro Lovato - Domenico Maccarana - Alessandra Macrì - Rosanna Maffini - Bruno Mancini - Chris Mao - Ugo Marchi - Alessandro Mariano - Carmela Martino - Nando Massarelli - Bernardino Mattioli - Emma Mazzuca - Giovanni Meistro - Maria Gabriella Meloni - Rosanna Milano Migliarini - Omero Minelli - Gianluca Mollo - Paola Monaldi - Dino Valentino Moro - Antonella Muratore - Fausto Nardo - Margherita Nazzarro Riva - Giuliana Negri - Erika Niero - Luigi Nosenzo - Elisa Nunziatini Salhi - Francesca Padula - Angelo Passera - Diego Pavan - Maria Perrella - Maria Teresa Piccardo - Aura Piccioni - Margherita Pierini - Mariangela Pinna - Francesca Piovesan - Giosuè Quadrini - Enrico Radente - Ermano Raso - Luciano Recchiuti - Roberto Reggiani - Daniele Riina - Marco Rimini Evian Salati - Giorgia Salvatelli - Claudio Salvati - Domenica Sammaritano - Angelo San - Iago - Alessandro Sanscritto Marino Santambrogio - Stefania Santarsiero - Ida Scioscioli - Maria Paola Scopano - Anillo (Andrea) Sezzi - Daniela Sias - Alessandro Sinibaldi - Valeria Soragni - Sandro Spallino - Patrizia Sparacia - Rosanna Spina - Milena Stanziale - Paola Suriano - Andrea Tagliaferri - Fr. Giacomo Teofilo - Daniela Tessari - Orazio Tognozzi - Stefano Tonelli - Piero Trapani - Giuseppe Tronconi - Claudia E. Turco - Massimo Turini - Paolo Turroni - Antonio Urru - Michele Vaccaro - Emilio Vecchi - Davide Viaggi - Leonardo Vitto - Giuseppe Volpe - Antonio Zocchi - Scheda di votazione
 

 
Antologia del Premio Il Club degli autori 2004-2005 - formato 14x20,5 - pagg. 184 - Euro 15,50 - ISBN 88-8356-954-7

 
Come avere l'antologia
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Angela Aprile
 
Pensieri muti
 
Pensieri muti scorrono, a rivoli, nella mente;
e in cuore poi, si immergono, pregni di nostalgia.
I sentimenti nutrono, alimentando i sogni;
anelli che nell'anima, formano un firmamento;
dove, il mio amore anela cogliere il senso tuo.
 
Candide ed impalpabili, perle delle mie lacrime,
nel viso mio discendono, al gelo del tuo cuore.
Marea che inonda l'anima, pregna di solitudine,
e le emozioni cieche, della sua luce rende.
 
Come ti posso esprimere, lo stato indefinibile,
che, pur taciuto, s'agita e mi sprigiona dentro,
fumi di essenza tossica, che dà infelicità.
 
Anche se amore è l'edera, abbarbicata al cuore;
verde, frondosa e carica di sentimento intenso,
tu non gli porgi, splendido, il raggio tuo, lucente.
 
Gli occhi, tuo cielo nitido, veli, con una nuvola,
perché il mio cuor si spenga, nella tua oscurità.
Nella penombra, filtrano scorci di luna candidi,
e il senso mio, si eleva, ad abbracciare il cielo.
 
Nel bisbiglio di anime, cerco, il tuo senso; Orione,
a lui io voglio chiedere, se in cielo, avrò il tuo cuore;
non posso ancora attendere; presto mi spegnerò.
 
Tu Osiride, per me d'amore, dio, in eterno;
perchè il mio sentimento, vivificando il cuore,
porge le ali ai pensieri e alle emozioni pure,
e l'iride suo schiude alla tua luce ardente.
 
Mi brucerò d'amore; seppellirò il mio corpo;
ma gli occhi tuoi saranno, nel cuore mio, per sempre;
l'essenza del tuo amore, non si dissolverà.
 
 

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Vera Bruno Ascheri
 
Spettri
 
Se vi fossero stati scarni profeti e malevole prefiche,
tutto sarebbe stato più semplice.
Le mille strade che avevi percorso, l'anima in mano,
la lunga stanza che avevi abitato, altro non era se non
il triste domicilio di un fantasma.
Tutto pareva darti torto.
Eri ben consapevole che Peter Quint non fosse il
compagno ideale.
Ma ogniqualvolta la porta della cucina varcavi,
un pensiero ti percuoteva l'anima bambina.
Era come uccidere il tempo,
come far tintinnare cucchiai sui lunghi bicchieri,
come battere pentole sul vecchio camino.
Non era nulla in fondo se non la ragione stessa del tuo
esistere.
 
 
 
La lepre di Mumps
 
Ho interrogato lo spettro dei passati inverni,
senza avere responso alcuno.
L'istrionico Mumps stringe tra le braccia
una lepre morta.
Dove seppellirai la tua povera lepre, vecchio,
caro ed atroce Mumps?
Mezzodì non è l'ora adatta a seppellire una lepre.
 
 
 
Batracomiomachia
 
Nella bella nottata estiva, Gordon, l'avvoltoio,
si addormenta sul trespolo di porcellana.
Circe zampetta, tromba e catrame.
Caro, vecchio Gordon,
annulla le vecchie, terribili voci.
Vasocostrittore.
Carneade si domanda continuamente chi fu poi il
vincitore tra i topi e le rane.

Ludmila Botnaru
 
Triangolo D'Amore
 
Un vento magico mi porta da lontano,
un seme rarissimo di fiore,
mi porta qui, al tuo fianco,
dove incomincia a battere il mio cuore.
 
Mi sveglio alla mattina, che splendore!
che bella luce, che magica cornice!
buongiorno mio amore…mio sole,
il tuo fiore oggi è felice.
 
Vorrei averti sempre qui vicino,
vedere la tua luce,
sentire il tuo amore,
ma non è quello che vuole il destino…
dall'altra parte esiste un altro fiore.
Mi brucia dentro vulcano di calore,
mi fa male, mi addolora.
Ti voglio tanto bene…mio amore!
ma quando ami non sempre si perdona.
 
 
 
Cosa voglio da te
 
Dammi la mano, portami con te,
fammi conoscere il tuo grande cuore
nel quale hai fatto prigioniera me,
dove vorrei restare finché muore.
 
Abbracciami tesoro, tienimi vicino,
voglio sentire tutto il tuo amore,
baciami fino all'arrivo del mattino
e poi finché tramonta il sole.
 
Sotto la luce della luna piena
voglio vedermi il viso nei tuoi occhi,
voglio sentirmi come una stella
perchè i momenti belli sono pochi.
 
 
 
 

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Gastone Cappelloni
 
 
Cadute fortune
nel male,
trasportano
arrivate battaglie
muovendo
impazzite conversazioni,
s'intrufola
nel soffocato sipario
indulgente aiuto.
 
 
 
Randagio ladro
ribelle del peccato,
ovunque volerai
riceverai
impazzita paura
e nella rassegnazione,
trascinerai
stanche viltà
irrorate
da puerili repliche.
 
 
 
Monotona conversazione
emerge dall'astiosa
testimonianza
indebolita moralità
mostrando devozione
tormenta
sconsolata memoria.
 
 
 
 

Fiorella Carta
 
 
 
Tra l'estate e l'autunno
 
Un letto di foglie secche,
morbido, come l'abbraccio di mia nonna
E sdraiata guardo il tramonto di un'estate
e l'alba delle nostalgie
coperte dai primi maglioni
Azzurro infinito come la purezza di un bambino
Come le gocce di una pioggia
E ricordo urlare il mio nome
E correre verso una porta in legno dai profumi familiari
Accogliere il tuo sguardo pensieroso
In attesa del mio arrivo
Rimarrà il tuo profumo ad avvolgere il mio cuore
Dare forza ai miei sogni
Come una fata, come una stella
Come il calore di una fiamma
Come un treno che arriva
Come sapere che nessuna partenza
Bagnerà i miei occhi
La nostalgia ha il tuo sguardo
Il profumo dei tuoi grembiuli
E la fragranza della rosa
Adagiata sul tuo corpo
Stanco ma sereno
Come il tramonto della nostalgia
e l'alba dell'estate

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Maria Francesca Cherubini
 
 
Fragile è il "Sogno"…
 
Sfiora
con passo lieve
amor mio,
perché…
…è sui miei Sogni
che stai camminando…
Orna ti prego
i tuoi piedi
di alati calzari…
e lambisci
con dita di piuma
il cristallo
dei nostri "Antichi Castelli"…
…Non incrinarli…
Con fine voce
soffia leggero…
tra le canne d'avorio
della mia mente
il fiato
della nostra canzone…
 
…sussurrala appena…
 
…ché fragile è il "Sogno"…
 

 
Vorrei vestirmi di vento…
 
Vorrei vestirmi
di vento…
per vagare nel bosco
dei tuoi pensieri
ed impigliarmi
ai rami…
 
 

Piera Maria Chessa
 
Domus de Janas
 
(Le case delle fate)
 
Stanno
le case delle fate
nei verdi campi soleggiati.
 
L'ingresso buio, misterioso
è un velo sollevato
su vite già vissute.
 
Tessono ancora
le fate silenziose
sui telai d'oro
lucenti come soli.
 
E, arrivato
il momento del distacco,
abbandonato il corpo
morbido, sinuoso,
si trasformano in pietre.
 
Sentinelle guardinghe,
ridono
nel buio delle stanze,
scrutando il mondo intorno
e l'inutile affanno
degli uomini.
 

 
E subito
 
E subito,
in seguito al pianto,
come petalo impalpabile
o nube inconsistente
un'improvvisa calma
s'avverte nell'animo
ritornato sereno
dopo l'affanno.
 
 

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Lavinia Cioli
 
 
Un dolce sonno
 
Se il morir altro non fosse
Che infinito e dolce sonno,
Affiderei tutti i miei giorni
Al sol dell'imbrunire…
 
E nel socchiudersi degli occhi
Velocemente vedrei svanire
Umani affanni, ansiosi dubbi e vecchi
Frammenti di speranza…e di sua fine.
 
Cos'io potrò mai dire, a 'si tal punto
Se non mostrar le nude mani al cielo
E 'si pregar, qualunque Dio, allorché giunto
Il mio momento, copra la paura con un velo?
 
Come vorrei nell'illusione andare
Tra care genti, senza nutrir terrore.
Come vorrei…ancora allor sperare
Di trovare pace, serenità…amore.

Marina Concas
 
 
 
 
 
 
Scenari di guerra
 
Immagini devastanti di distruzione e morte.
Quei cumuli di sassi una volta erano case,
bombe "intelligenti" le hanno buttate giù.
Quei corpi sporchi di sangue erano esseri umani,
l'odio e la violenza inaudita di uomini malvagi
hanno stroncato quelle vite.
 
Vedendo questi scenari di guerra senza fine
è normale chiedersi: Perchè l'Onnipotente non interviene?
Dio ha dato ampia libertà agli uomini,
solo loro possono porre termine a quest'inutile sterminio.
Più dialogo e saggezza con i propri simili
eliminerebbero tanta scelleratezza.
 
 

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Patty G.
 
 
Altalene
 
Sguardi cupi, astio.
La furia, mani che tentano di arginarla.
Lacrime, insulti.
Le parole, "Ti odio…"
I pensieri, "Anch'io…"
Verità inaccettabili, "Non possiamo più, è finita…".
 
Un silenzio potente sovrasta le grida.
Sotto le lenzuola distanze incolmabili,
solitudini inconsolabili.
Bagliori di lampi nel cielo, vibrazioni di tuoni lontani,
la tempesta si è placata, vicini, lentamente.
 
Uno sguardo come oceano, immenso, profondo,
dita che sfiorano la guancia,
un bacio lieve,
un abbraccio caldo.
Mani libere come cavalli selvaggi sui corpi frementi.
Fusi in un unico elemento soprannaturale,
vivo.
Sospiri, sorrisi, carezze.
Ancora una volta soli nell'universo.
 
 
 
 

Simone Coruzzi
 
 
Poesia d'intento
 
È l'intento vincente ciò che ci unisce,
illogica appartiene certo alle giovani menti,
loro non si turbano del mio essere
silenziosamente ribelle.
Sapere rincorrono
mediando azione e diletto.
Emotivo vivere non rincorre la logica,
dentro però è puro l'intento.
Severa la vita non lascia più tempo,
rincorri l'intento e sei già un adulto.
 
 
 
Immersione
 
Il mito non appare che ai veri guerrieri.
Il vero mira nuove vittorie,
si veste di giovani ardori,
mescola simboli ed azioni,
ingenuità e saggezza.
Nutre asperità, bellezza
e crede di essere invincibile.
Così sei tu amico mio:
immerso in un valore
che neanche tu ti riconosci.
Così ti vedo io:
un mitico guerriero vestito di vero,
che vince la sua prima importante battaglia.
 
 

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Margherita Costanzini
 
Fiori di ghiaccio
 
L'acqua cangiante del fosso
lenta fluisce
bagnando le intristite sponde.
È morto il verde odoroso
e il gelo ha creato
pizzi e ricami
che legano l'erba avvizzita
con vaghi fiori di ghiaccio
color della luce.
Soltanto la luna
può accarezzarli
col suo freddo raggio notturno.
 

 
Perché
 
Il mattino è di chiara luce,
nell'aria il respiro dolce delle acacie
immerse nel sole.
Mi affaccio e guardo intorno.
Ma perché questi guizzi di luce
mi avvolgono
in una ragnatela di malinconia?
 
 

Il temporale
 
Dopo lo schianto
il cerro piange
linfa amara.
La scorza lacerata
ancora brucia
e spande intorno
profumo d'incenso.
Le fronde riarse
non offron più rifugio
e svelan nidi vuoti.
Intorno
richiami smarriti
e voli inquieti
oltre il tramonto.

Ambra Crociani
 
Stelle di terra
 
Fu in una notte come tutte le altre
ma antica di molti milioni di anni
che le stelle sparirono dalla terra
e raggiunsero il cielo.
Perché
come narrano le storie così vecchie
che si è perso il ricordo di chi le narrava
c'è stato un tempo in cui
le stelle vivevano sulla terra.
Erano creature timide e aggraziate
sparse un pò dovunque
sull'acqua chiara verdeazzurra
là dove spuntavan leggere canne sottili di giunchi
docili al vento, ventagli di dee fatate
nella valle regni divini, luminose promesse di gioia
nelle grandi montagne
vicino alle foreste silenziose e immutabili
potevan toccar anche il mare…
Come abiti di nuvole, scintillanti d'oro e di cristallo
le nobili creature incorporee
giocavan con iridescenti conchiglie che il mare
donava loro lungo le rive.
Capelli leggeri biancodorati rifulgenti al sole
con fili sottili e ridenti
luminosi occhi pronti al sorriso.
Quel fulgore di ornamenti e chiome pulsava ritmico
all'unisono
era blu la notte
così velocemente come erano arrivate
fuggirono
lasciando un incolmabile rimpianto.
Lacrime scesero
piccole margherite si aprivano bagnate d'aurora.
Si dice che taluna godendo del buio
ora popoli il cielo volando e un'altra
di nostalgia malata torni
ogni tanto a profumare la terra e rendere magica la
vita.

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Wanda Curini
 
Cinque settembre
 
In sogno, eri
con le tue carezze
a colmare i miei pensieri
avidi di certezze.
 
Pian piano
mi destai pensando
di stringere la tua mano,
errando.
 
 

Crescere
 
Chiudere gli occhi
non basta.
Non per fuggire dal mondo,
finché ci sei dentro.
 
Percorrere il fitto bosco,
arrivare sempre
a dei bivi
senza segnali,
perdersi,
cadere,
rialzarsi,
seguire con il naso
all'aria una rondine
e
sprofondare in un baratro.
Guardarsi
e non riconoscersi.
 
Devo imparare a volare
e
devo farlo da sola.
Da oggi
non chiamerò più
errori le esperienze,
ma esperienze gli errori.

Gianni Fassina
 
 
Big bang
 
Verrà un giorno
L'universo computerizzato tutto
 
I nostri corpi
Senza carne ne sangue
Indistruttibili…eterni
 
Macchine ripareranno altre macchine
All'infinito
 
Un virus
Morte elettronica
Sarà partorito
Da una donna senza amore
 
Entrerà nel sistema
 
Non sapremo che fare
 
L'universo avrà
Un nuovo big bang.
 
 
 
 

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Fabio Umberto Ferrara
 
 
Marea
 
Ghirlande attorno ai corpi
resti di vita passata
di una freschezza
già condannata a sfiorire.
Colorate baccanali illudono i sensi
inebriati da appagante superficialità.
Balletti scomposti
di corpi seminudi
si dimenano sulla sabbia,
stanca di scottare.
 
Di fronte è mare
e i suoi merletti spumeggianti
bianchi come sperma
fonte primordiale di vita
Padre di segreti
nascosti tra le onde.
 
Abbracci galeotti
negli umori alcolici della notte
custodi di segreti scambi
nascosti tra le cosce.
Gemiti sussurrati
ansimi soffocati
nel rompere del giorno
nell'aurora che cambia
le fattezze, stacca i corpi
li restituisce all'oblio.
 
Di fronte è mare
specchio di un nuovo giorno
feretro malinconico
di petali esanimi
gambi recisi
fiori appassiti.
 
 

Flavio Ferraro
 
 
 
 
Seguire un vento
 
Seguire un Vento, sogno leggero,
magnolie convertite in cuori
non ancora amati, seguire un Vento,
leggiadro, un Velo che cade, finalmente
consapevoli del solitario faggio, consapevoli
di quanto ci appartiene il nudo ramo, le foglie
cadute, rassegnate, come speranze spezzate.
 
Seguire un Vento, per ascoltare un fiore
di mandorlo che abbia conosciuto il Vero,
al di là dell'appassire, timido germoglio che
condivise l'inautentico nascere, orfano di
sorgente, smarrito, come un intempestivo
usignolo in attesa di perdute primavere.
 
Seguire un Vento, per ritornare alla fonte,
nel Cielo disadorno, nell'infinito ricevere, tra
silenziose stelle che da sempre accolgono
l'esule pianto, rugiada straniera tra rose
mai dischiuse…
 
 
 
 

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Lorenzo Fizzotti De Grati
 
 
 
 
 
Giulio
 
Il natante diede agli occhi luce d'essere;
l'esplosione fece narrare al saggio la nuova
postilla d'un apostrofo che diede la
narrazione del senso…,variò l'alternativa,
s'interruppe per un istante, voltò le spalle e
diresse le nuove orme.
Le strade apparvero come solchi d'asfalto,
come limbi d'ascolto, si fermò il motore,
prossime vennero le gote rosse, il tempo
inabissò l'arciere notturno; la folla non capì
l'atto, ma nonostante il cervo apparso, per
caso la neve cadde, la pioggia incitò la
grandine…, alla fine della corsa il tram si
fermò, il palazzo spalancò la bocca ed
inorridito esultò della speranza.
La bottiglia esplose il sughero, l'acqua
sgorgò e la sorte divenne realtà: il sole
diventò luna ed il martire grande
borghese…
 
 

Daniela Formiconi
 
 
Ho montagne odorose nell'anima
di ginestre e di resine
e di ripari ombrosi fra gli alberi
e all'improvviso acque stillanti
e segrete
e stretti sentieri
le vie della legna e dei muli
del lavoro antico dell'uomo
inerpicati verso infiniti cieli a cui pregare
che si aprono come rivelazioni
sulle chiome folte dei faggi.
 
Con la voce delle montagne
è la voce di Dio che mi parla
la sento
che si rifrange
nei suoni dei boschi
dell'acqua
del vento
degli animali
e come eco
una e molteplice
mi avvolge i sensi
e consola.
 
Ma sono lontana
oggi
dalle mie montagne.
 
14/11/2000
 
 

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Giacomo Fumarola
 
 
Diario dai banchi di Beslan
 
A centinaia sorridiamo
giochiamo.
Ma quando entrano in gioco gli adulti
centinaia di bambini smettono
di sorridere. Il gioco si fa serio,
acquista regole dettate da urla
e da comandi. Il gioco
non è più un gioco: è roba da grandi!
Ora ci si fa del male
giocando.
Una, due esplosioni: con questi
adulti non si può scherzare.
Ammazzano il nostro gioco…
ci ammazzano.
 

Sedotta ed abbandonata speme
 
Non sfiancarti ad inseguirla
Non puoi raggiungerla!
È lei ad inseguire te
Ti raggiunge
e ti abbraccia.
Non ti illudere,
speranza,
di averla infine sedotta!
È la pace a sedurre te
Ti porta in trono
ed infine fugge. Quando
lo scettro del potere
eleva al tuo cospetto
la sua funesta ombra.
 
 

Anna Guerrini
 
 
In cerca della notte
 
Il tramonto si attarda
su prati ancora caldi
pervasi d'attese
e remote percezioni
come profumi sfuggiti
al fluire del tempo.
Ed anche i voli della sera
così rapidi e lievi
inseguono i ricordi
tra le foglie assopite.
Ma qualcuno si muove
in cerca della notte
ed ora giace supino
sul tappeto terrestre.
Forse il suo sguardo
spalancato nel buio
varcherà turbato
l'arcana soglia
dell'universo
e attenderà risposte
dal fuoco pulsante
delle stelle.
 
 
 
Senza voltarmi
 
Se una tenda
mi velasse la memoria
per addolcire
le linee del tuo volto
segnato
dal timore dell'addio
saprei partire
senza voltarmi
senza cullarti negli occhi
come un bambino malato.
 
 

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Maria Gurreri Comici
 
 
 
 
 
 
Tutte le parole
leggere come sogni
forti come esperienze
fredde
emotive
le tue parole dette
urlate
le ho subite
Sono diventate
concrete come prove
ora fiume inarrestabile
in corsa verso
un mare di dolore.
 
 

Pellegrino Iannaccone
 
 
Visione Celeste
 
Questo cielo irrorato di luce
traboccante di fulgido azzurro
sì da sembrare tutt'uno col mare
anche un cane anche un uccello
vedere potrà e forse gioirne.
Ma a noi tronfia sostanza umana
soggetta al governo del pensiero
la magnifica visione non basta.
Il tiranno c'impone d'andar oltre
per ricercarne le cause nascoste
sulle vie laboriose e incerte
della trascendenza e della scienza.
Ma quando avremo colto il vero
il fascino dell'azzurro celeste
si sarà senza rimedio dissolto.
 
 

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Nour Eddine Khaidoune
 
 
Aspetto
 
Sono un viaggio,
Sono un messaggio.
Ho viaggiato con la gente sconosciuta,
Con la spina dorsale piegata.
Sono già stanco,
E per te pace che piango.
 
Il desiderio fa parlare,
C'è ancora il tempo per pensare,
Spero ascoltare la pace cantare,
Voglio ancora ridere,
E sicuramente con amore.
 
Tutti noi esseri coscienti.
Tutti noi amanti.
Apriamo gli occhi e le menti,
E parliamo più forte,
Continuamente giorno e notte,.
A cercare la terra di sole splendente.
 
Si fa eco,
E prego in ginocchio.
Signore, pietà.
La pace è la nostra felicità.
Ritmiamo una nuova musica.
La giustizia è l'uscita unica.
Allora, tutti noi per una dolce rinascita.
 

Cesare Lorefice
 
 
Mai ti giuro mai
 
E così dovrei dimenticarti
e piegare come ferro al fuoco
l'ansia ogni volta
di rivederti
o l'emozione ogni volta
di parlarti
o la gioia ogni volta
di ascoltarti
o il batticuore ogni volta
di pensarti
Mai ti giuro mai!
E ricoprire d'amaro
come una glassa di fiele
ciò che ho di te
più caro:
il ricordo dei tuoi baci
sussurrati
dolci come il miele
Mai ti giuro mai!
E immaginare come una spada
aguzza e tagliente
il tuo corpo lieve
sulle mie ginocchia
la mia mano a levigare
la tua pelle che sospira
d'arancio e di cannella.
Mai ti giuro mai!
 
 

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Rosanna Maffini
 
Aria
 
Vorrei essere l'aria attorno a te
per sfiorare la tua pelle
e riempirmi del suo profumo.
Vorrei essere come un tornado
per trascinarti via con me lontano
e poterti amare con il fuoco
della mia infinita passione.
 
 
 
…Piccoli
 
Guarda in cielo e se vedi una stella fermati e ascolta.
Togli i rumori, escludi i pensieri…ascolta…
lascia entrare in te il respiro dell'universo…pensa…
siamo nati dall'amore e viviamo per amare
per poter generare altro amore.
Il resto lascia solo vuoti
ed incapaci di sfidare il tempo.
Ogni stella di questo immenso e sconfinato cielo
ci ricorda quanto è precaria la nostra esistenza
e quanto piccolo è il nostro vivere quotidiano.
 
 
 
Sogno
 
Occhi bagnati di pianto
mentre pensieri contorti
si rincorrono a perdifiato
nella mia turbolenta mente.
Sogni roventi che accendono desideri
inconfessati e repressi.
I dubbi mi attanagliano
e come serpenti smuovono l'inconscio.
Mi sveglio trafelata e sorpresa,
perdo il contatto con la realtà…
l'inquietudine si impossessa di me
ed il mio futuro non è mai stato così incerto.
 
 

Bruno Mancini
 
 
Un taglio alla fine del timone.
Sobbalza come la trottola sulle molliche di pane.
Sfugge corda indefinita.
Movenza soffice d'ora di sole.
È vortice di fantasia di specchi.
Se invece sei colpevole
e mentisti,
se sei colpevole
e fuggi
e verso luci te ne fuggi
ossessive,
se sei colpevole
e premi
respiri e sangue,
t'annulli avvilendoti,
tu mi rincontrerai
acerbi altari a lustrare,
indifferenti vuoti a credere
parole a piangere
sfide a creare
curvi colori oscuri e matti a muovere,
in malinconie
tossiche
più di un fumo giallo e denso.
 
Ed io ti parlerò
di cani e di animali
delle mie pallide albe di sconfitte
di ore mai vissute
di stelle.
Ed io ti creerò bellezze
e ti richiamerò ricordi
e la mia mente
lenti accordi espia.
 
 

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Ugo Marchi
 
 
Verità o scherzo
 
Il veleno sorride
nella matematica mente dell'assassino,
e dal viso grigio della regina
si percepisce lo scherzo.
 
Segno di indubbia verità
sulle mani del carro mascherato,
colpevole fotografia dal tuono di un cannone,
tempesta di fuoco sulla carrozzeria.
Il sole tramonta ad est.
 
Verità o scherzo?!
 
Un insolito grido mattutino della civetta
scuote il nuovo sorgere del reo,
e saranno le lunghe e gelide ombre
della notte e gli inquietanti lamenti
dei lupi rivolti alla luna
gli ambasciatori del nuovo giorno?
 
Guardati, guardati attorno!!
 
Verità sull'occhio destro,
lo scherzo sul sinistro?!
 
 

Alessandro Mariano
 
 
 
 
 
Maria Chiara
 
Un sogno…
accompagnato dalla brezza mattutina che carezza l'alba.
Un sorriso…
il mio sorriso…voglio che sia mio…
Ora sono qui a bussare alla tua porta,
la porta della mia vita.
Ho aperto gli occhi e ti ho trovata…la mia principessina…
Ho visto la luce, e ora, cosciente,
sono al tuo fianco
per amarti e volerti,
per lasciarmi travolgere dal fato…
……………………
per esistere,
esistere con te.
 

 
Illusione
 
Voglio vivere il mondo senza paura…
voglio esser coccolato da una sigaretta fumante…
……e piangere,
piangere a dirotto per poter sottolineare la mia fastidiosa presenza……
voglio morire dentro per poi rinascere,
spogliarmi e correre,
correre……correre……
per poi rimanere senza fiato
e…vivere.
 
 

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Gianluca Mollo
 
 
L'amore che fu
 
Come ricordo l'amore che fu,
l'amore più dolce,
sconosciuto e profondo,
come sono vivi i riccioli neri
ove affondavo le mani
e le labbra
cui chiedevo solo la parola amore,
le labbra morbide,
scrigno dei tuoi sorrisi.
Rivedo la luce sui corpi distesi,
il sole che filtrava fra le tendine
e vorrei volare come allora,
vorrei volare come non ho volato mai
nei cieli d'estasi degli occhi tuoi,
concentrare l'universo in un abbraccio
e farlo esplodere in un bacio.
Ricordo che ci sei stata,
forse in una notte perduta nel tempo,
impresso nel cuore serbo il chiarore
della tua pelle
e ancor m'inebrio del tuo profumo,
conservo, reliquia, le sigarette
che hai scordato,
non trovo i soldi che so d'averti dato,
ricordo però che in cambio
ebbi una lacrima,
e per questo piansi,
e per questo mi ritrovo
in una notte cupa e silenziosa
a sognare che come lacrime
precipitino le dolorose stelle.
 
 
 
 

Dino Valentino Moro
 
(tralci)
 
"Rimani!" Disse una voce di donna.
L'uomo ravvivò il braciere e pose
le molle tra gli alari. Indossò
come giacca la notte e uscì.
 
Lei avrebbe voluto dirgli che
vite e vita avevano bisogno
delle sue mani, ma tacque. Seduta
continuò ad alimentare il fuoco.
 
I tralci, ora, abbandonati, usi
ad allungarsi s'agganciano pigri
a rete e pali del recinto alti.
Grappoli smunti pendono al sole.
 
Vestita di nero, lei, scoronciando
conta i giorni. Spera il ritorno
per sé e la vigna (che siamo noi)
ed un altro ottobre è passato.
 
 

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Margherita Nazzarro Riva
 
 
Dove la neve fiocca
 
(ultima ninna nanna)
 
Come una filastrocca
antica poesia gli canto:
lenta la neve fiocca…fiocca…fiocca.
Lo cullo piano
avanti indietro, piano.
Sorride
mi spettina i capelli,
nell'abbraccio
vuole giocarci dentro.
«Oh! Ma che occhioni spalancati!!
Oh! Ma che respiro d'uccellino!!…
Un bacio
Presto un bacio
a queste guanciotte porcelline…».
Malizioso
mi caccia un dito in bocca.
Oddio! Come mi scompiglia il cuore.
Dice: ancora nonna…neve…canta…ancora…
E paziente ricomincio il canto
da dove la neve fiocca.
Quando nel bel giardino
fioriscono le rose,
dorme Giacomino
ma il cuore non smette di cantare.
 
Zitta o mia tristezza
questa sera batti un'altra porta.
Non vedi?
Ho un tenerello da vegliare
che mi dorme fra le rose.
 
 

Giuliana Negri
 
 
 
 
 
 
L'agave urla
il suo fiore
al silenzio
assetato di luce
per morire
crea il figlio
che taglia il cielo.
 
 

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Erika Niero
 
 
 
 
 
 
Ti amai nel silenzio di quelli notti bianche.
Nell'odore di cenere di quei soffitti immateriali.
E nell'opaco di un bicchiere consumato dalla sete
si intrecciano in percorsi invisibili
le immagini di te
corrono come fremiti sulla mia schiena madida di ricordi
riposano nei miei silenzi
e le tue mani ed i tuoi echi, eroi delle mie notti,
ora approdano.
Al mio risveglio.
Il mio sogno più profondo.
Alla ricerca forsennata di sorgenti di fiato,
di colline solitarie nascoste nel bianco di un sorriso
velate da palpebre socchiuse.
È in tutto questo bianco e nero
che le mie parole disegnano
il tuo profilo.
Se le potessi vedere…!
Una lacrima di sangue
sgorga dalle loro labbra morse
ed il miele delle tue mani
è la mia unica consolazione.
All'angoscia che scivola su un profilo di vetro.
 
 

Francesca Padula
 
 
Se potessi parlarti…
 
Se potessi parlarti, ti direi quanto mi manchi.
Quanto mi manca la fiamma che brilla nei tuoi occhi.
Quanto mi manca il sorriso delle tue labbra,
che vorrei baciare, anche soltanto per un attimo.
Un solo istante breve e magico,
in cui le nostre anime si fonderebbero in una.
La tua voce già lotta per farsi largo nella mia mente.
Lo scorrere del tempo fa confondere i ricordi,
così che tutto sembra quasi un'illusione.
Di un amore intenso e profondo, pur non essendo mai nato.
Un sogno vissuto come fosse realtà.
 
La mia anima ha bisogno del tuo sguardo come dell'aria.
Spesso mi ritrovo a pensare a te e mi sento soffocare.
Il respiro viene meno perché tu non ci sei.
I miei occhi ti cercano scrutando nei ricordi.
Ma la mente si perde lontano.
Le tue parole mi arrivano così confuse,
che a fatica riesco ad afferrarle.
Il mio cuore non si rassegna ad averti perso,
anche se è consapevole di non averti mai conquistato.
 
So che non ti rivedrò più.
Troppe cose separano le nostre vite.
Tu sei "mi alma, mi amor, mi corazon".
A volte immagino di averti di fronte a me.
Chiudo gli occhi e provo ad accarezzarti i capelli, a sfiorare le tue labbra.
Sento la tua mano che scorre sul mio viso.
L'emozione è tale che rimango senza fiato.
La tristezza è lacerante ed i frammenti del mio cuore si perdono lontano.
 
 

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Angelo Passera
 
 
I nobili esempi
 
Le intemperie hanno segnato
il vecchio fusto,
le gocce di rugiada
hanno impregnato d'acqua
la foglia secca e sofferente.
 
Sfiorirà la gioventù,
e con essa la forza, il pensiero,
i successi e i cuori duri.
 
Non importa,
non tramonteranno mai
i nobili esempi.
 
 
 
L'umiltà
 
Arroccato nella mia difesa,
chiuso ogni contatto con l'esterno,
cercavo in quella luce
la soluzione ai miei tanti perché.
 
In questo clima che sapeva di vita,
qualche sprazzo di sereno
rendeva meno buie le tenebre.
 
Scavai nel mio io,
per sforzarmi di vedere nell'umiltà
la chiave per la serenità.
 
 
 
 

Margherita Pierini
 
 
Uno scherzo serio
 
Ho rubato dolci parole
è vergognoso lo confesso!
Vigliaccamente le ho nascoste
tra le righe, camuffate.
Ma ho una scusante,
anzi un'attenuante,
sono perdutamente innamorato.
Sfogliate le poesie
come fossero margherite
dai petali più belli.
Ho nascosto le parole
in una lettera d'amore
per farmi amare come poeta,
per far ridere i suoi occhi.
Se raccogli un gioiello
devi portarlo alla centrale
perché lo rendano
a chi è stato rubato.
Ma posso io portare
un cestino pieno di parole
legate da nodi d'amore
alla polizia o ai carabinieri?
Mi direbbero lasciaci in pace,
abbiamo altro da fare,
tra banditi e scippatori,
drogati e prostitute.
Copiare se sei innamorato,
non è concussione, nè abigeato.
Il codice non prevede pene severe.
E le parole?
Oh, quelle mettile sul cuore!
 
 
 
 

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Francesca Piovesan
 
 
Scrivo
 
Con la matita sul foglio
io mi accarezzo l'anima
il pensare vorticoso
si srotola e si spiana
fluisce lenta e calda
come lava di un vulcano
quella materia prima
prende forma, piano piano,
e non è più solo mia
e la dono a tutto il mondo
e la gioia ed il sollievo
di un bene condiviso
mi commuove e mi consola
e mi basta una parola
scritta su quel foglio bianco
a sentir che l'universo
vive e pulsa insieme a me.
 

 
Amor platonico
 
Forse perché non mi appartieni
ti vedo così bello
e mi rispondi a tono
e mi capisci al volo.
Sei nei miei pensieri
un altro dalla realtà
eppure mi sembri vero, tutto lealtà.
Finché vivrai nei sogni
sarai sempre così
ti vorrei concreto,
ma non saresti più tu,
il tu dei desideri
dell'anima e i sentieri
mi conduci a navigar.
 
Marco Rimini
 
 
 
 
Notturne visioni…
 
Dorme il mondo,
quel mondo che ho visto intorno a me fin da bambino.
Dorme tristemente coricato sull'alveo del fiume.
Si è assopito sulle calde note di un'arpa…
Dorme e sogna una nuova realtà…
Isolato pianeta insensibile alle mie carezze e ai miei dolci pensieri…
Variopinta e indefinita fusione di luci notturne…
Il giallo del grano, il rosso del sangue, il verde dell'erba,
Il bianco della purezza…quella ormai svanita…
io abito là,
tra le dolci colline e il vociferare della pioggia,
tra i fiori di pesco e il tramonto,
tra gli altri palazzi e il sussurro del vento…
Immagini buttate violentemente in quella parte di veglia
che non riconosce la realtà dal sogno.
Ascolto il rumore del silenzio sperando di scorgere
la brezza dei miei pensieri
dorme tutto ciò che mi circonda e sogna…
Sogna miraggi d'albe nuove di un mondo senza guerra…
Ma sono solo miraggi…
svaniti nei pochi istanti mattutini
nei quali vive il ricordo di un sogno…
 
 

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Stefania Santarsiero
 
 
Corda Tesa
 
Corda tesa
Mi sono arresa
E svuoto la mia testa dai pensieri
Sai, solo ieri
Le speranze si intrecciavano
Ai pianti
E facce da mercanti
Mi guardavano senza capire
Forse per colpa mia
Oppure per la gente
Che sente tutto in modo differente
Più normale
A volte è bello essere banale
Con i pensieri che procedono dritti
Mentre nella mia testa vanno fitti
E fitti si domandano
Quale sarà la meta
Un paio di scarpe
Una sciarpa di seta
Qualcosa che mi possa risanare
Ma solo brevemente
Di tutto quello che sento mancare
E mentre svelta spendo i miei quattrini
La mente ride
Fa come i bambini
Quando l'armadio è pieno
Da scoppiare
E il cuore non ha smesso
Di soffrire
Mi guardo intorno
E vedo solo vuoto
E sento dentro
Un dolore ormai noto.
 
 

Anillo (Andrea) Sezzi
 
 
Il segno
 
Rinnovato emerge l'attore ad ogni recita,
estesa è la sua esperienza,
ricco parla di nuovo il suo cuore.
Esprime altri eppur ancora è lui.
Trasformato è nell'animo
dal nuovo personaggio,
capirlo ha dovuto per impersonarlo,
eppure ancora è se stesso.
Attento l'animo suo
non recita sempre,
ma solo se rinnovata è l'altrui richiesta.
Il segno della sua bravura
notare puoi se parla
con chiara distinzione di sé e dell'altro
e sul palco non sai chi è
l'uno o l'altro.
 

 
L'alba
 
Grazie Signore. Nel cuore ti porto.
Di giorno nuovo sei fatto.
Restami accanto e dammi la fede.
Sei tu l'alba del mio cammino.
Segnami dentro il tuo sorriso.
 
 

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Valeria Soragni
 
 
Come me
 
Sei come me.
Un passo prima della felicità,
un passo prima della pace
uno prima del pianto
uno dopo l'amore.
Come me.
Quando lasci la notte
e t'allontani piano
tra nembi di sogni
e illusioni segrete.
Come me.
T'abbandoni al silenzio
che s'insinua in ogni piega
impregnando minuti e pareti
gocciolando lento, molle
fino alla soglia del mattino.
Sei come me.
Un pò prima del pentimento
un pò dopo la vergogna,
quando zitto ti torturi
fingendo.
 
 

Paola Suriano
 
 
Ho gli occhi tuoi negli occhi
 
Ho gli occhi tuoi negli occhi e
l'alma di te
mi sembra di strappar dal corpo e
dalla vita tua nel mondo!
Mi sorprende…
Confonderla con la mia
Nel silenzio della mente
Nell'incanto melico del cuore
Come fa la neve quando scende
Ti gela il sangue, ma
Senza far rumore!
 
 
 
Di te
 
Si, è migrato altrove
il mio cuore
il grigio tepore
cristallo negli occhi
condensa…
 
Nuvole oscurano
orizzonti di pace
mi faccio di te
e, l'umano tace!
 
 
 
Solitudine mia
 
Dolce e inquieta
solitudine mia
con gli occhi del sole
tra i rami mi scorgi
accenni sorrisi
brillante e bugiarda
come il mare quand'è tramonto.
 
Mi sorprende goder
di paci sognate e, con te
sorpresa resto
al finir di questa etade…
 

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Daniela Tessari
 
 
La foglia rossa
 
Cede il passo
si frantuma la foglia
tintinna allegra l'acqua in una fontanella
tra sorrisi di gnomi
e incanti di fate.
La sorpasso leggera
fluida e sfuggente.
Calpesta foglie rosse
e sono ubriaca
delle mie assurdità
del perplesso cielo
e della dubbiosa notte.
Raccolgo
le tue ragioni frananti
e ti accordo
spazi inusitati
a mio parere
e a mio tranello
cadrò
tra bottoni dorati
e filastrocche lagnose
inganni ricuciti
e insidie inseguite.
 
Cede il passo
si arresta dinanzi alla foglia rossa e gialla
bene o male
viva ancora
seppur
qualcun
non creda
- difatti acqua ancor scorre
oltre i sorrisi benpensanti delle fate -
 
 

Orazio Tognozzi
 
 
Non temere l'onda
 
Perché increspi la fronte
e muovi i neri capelli
mentre la bocca amorosa
si nega al sorriso?
Quale cupo pensiero
separa il tuo cuore dalla gioia?
 
Non temere l'onda
scegli il porto
sbroglia le vele
segui le tue rotte.
 
E se nel mezzo dell'uragano
un fuoco bugiardo
ti attirerà sugli scogli
non ascoltare l'invito
dei gorghi che portano al fondo.
Restaura il fasciame e i pennoni
sconvolti dalla tempesta
raduna le sartie e le vele
arma il vascello
e riprendi
a solcare il mare.
 
 
 
 

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Stefano Tonelli
 
 
Annullamento corporale
 
Non sempre è lieve
con lo studio della legge
in un flusso di note
obliterare il corpo
che urla il suo desiderio
di sensi, di vita, di bellezza.
 
E neppure è giusta la
dolorosa amputazione
di questo Io di carne.
 
Un guizzo angosciato e monello
vorrebbe oltrepassare
la prigione di parole
e la cuccia di suoni,
per amare, bere e cantare
la notte, in un bosco
in riva al fiume.
 
Ma ormai è tardi:
andiamo a dormire.
 
 
 
 

Antonio Urru
 
Alla mia terra
 
Terra natia, madre d'armenti, povera di figli,
da quanto tempo sanno di te le stelle, i venti?
Immemore non sai degli anni tuoi,
il conto è solo un cruccio della specie umana.
Per te vale di più una quercia o una genziana
che infiora il campo.
Il timo e la lavanda portano il respiro
tuo aperto alla campagna e quando la vite azzurra,
l'oliva imbruna, ebbra ti sfai, gli umori sciolti.
Non sai dei figli tuoi più veri, quale terra,
quale mare li tiene, fatti stranieri.
Ma in loro è la speranza, che sia destino,
il ritorno come dell'uomo antico disteso alla campagna
che stava insieme a te, calmando il sonno.
 
 
 
Migrazioni
 
E d'improvviso si va
nomade peso
a improvvisato approdo:
verso un altro esodo.
 
 
 
Assenza
 
Nel nido fra gli spechi sosta l'antica rondine,
dalla pianura mite sale l'odor di frasca
e il baco sopra il ramo scansa la tela al ragno.
Solo la voce tua dorme da qui lontana
rinchiusa in qualche tana nella valle del vento.
 
 
 

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Giuseppe Volpe
 
 
A Cafarnao
 
Ancora non era notte,
il sol con la sua luna
vermiglia le dune imporporava.
Non avevan le tenebre coperto
la terra, il ristoro delle membra.
Vaga, uomo, solitario e pensoso,
con lo sguardo di chi
verità così cara conosce.
Preghiere lacrimose, ascolta
d'un declino nel sventurato giorno.
 
Non colto, le tenebre hanno
eterno amor, che allo spirito
dopo il dolor, sollievo donerà.
 
Di spada perisca,
di sventurate angosce
la meretrice, ai flutti d'un mar
impetuoso gettate sian
le spoglie mortali.
Le sue labbra smorte divine
parole infuocate non pronunci.
 
 

Se non la trovi nella tua libreria puoi ordinarla direttamente alla casa editrice. Telefonando da lunedi al venerdi dalle ore 10.00 - 12.30 15.00- 17.00 al numero 0298233100 oppure ordina questo libro on line a Internet Bookshop iBS 
 

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Agg. 24-10-2005