Le antologie
dei concorsi de Il Club degli autori

Antologia del premio letterario
Poeti dell'Adda 2004

Sommario
Prefazione di Massimo Barile - Albo d'oro dell'edizione 2004 - Michele Ammirati - Marco Angella -Elena Auddino - Linda Bagnoli - Giuseppina Barzaghi - Domenico Bisio - Giuliana Bosusco - Elio Vincenzo Brambilla -Cesare Cantù - Gastone Cappelloni - Carlo Carrea - Alfonsina Caterino - Sabrina Chianelli - Alessandro Cividini - Cristiano Comelli - Margherita Costanzini - Marco Cucca - Paola Dallardi - Clara Demarchi - Emilio Dezani - Anna Di Biase - Filippo Di Giovanni - Giuseppe Diotto - Gian Luca Endemini - Valerio Faraoni - Marialba Fasolo - Gianni Fassina - Federico Ferraro - Lucia Ferri - Emilia Fragomeni - Nicola Frangioni - Giacomo Fumarola - Lucia Gaddo Zanovello - Susanna Galimberti - Rosanna Gallo - Cinzia Gencarelli - Giuseppe Ghielmetti - Giuseppina Giacco - Piera Giangravè - Sante Giannoccaro - Paolo Giubergia - Marco Gottardi - Giovanni Grifa - Annamaria Immesi Smorto - Maria Antonia Jannantuoni - Christos Achille Kremniotis - Raffaele Langella - Giuseppe Lapenna - Pamela Lodato - Sabrina Lorenzoni - Silvano Lutri - Domenico Maccarana - Mario Magagna - Marcella Mancuso - Mauro Marchesotti - Pierangelo Marini - Emma Mazzuca - Maria Gabriella Meloni - Giampaolo Merciai - Annarita Migliaccio - Gianluca Mollo - Dino Valentino Moro - Roxana Morsella - Franco Mosca -Margherita Nazzarro Riva - Luigi Nosenzo - Antonia Oggioni - Valeria Palmieri - Liliana Paparini - Cecilia Maria Pepe - Tiziana Pezzolesi - Aura Piccioni - Annamaria Pieralisi Da Lio - Giovanna Poma - Giuseppe Provenzale - Ermano Raso - Cristiano Ravasi - Miranda Rigato - Giulia Rinotti - Gianpaolo Ripamonti - Fabiola Sala - Lara Sanjakdar - Francesco Sassetto - Mariangela Sbabo - Adriano Scandalitta - Adriana Scarpa - Marco Serlenga - Jolanda Serra - Roberto Silleresi - Alba Silva - Graziano Sozza - Guglielmo Spagnulo - Silvana Sportelli - Maurizio Tantillo - Giuseppina Terranova - Anna Maria Tettamanzi - Orazio Tognozzi - Giacomo Tommei - Stefano Tonelli - Claudia E. Turco - Paola Urso - Silvana Varotti - Elisabetta Zana - Moreno Zanibellato - Leonardo Zanin
 

 
Antologia del Premio Poeti dell'Adda 2004 - formato 14x20,5 - pagg. 116 - Euro 18,00 - ISBN 88-8356-937-7

Risultati del Premio Poeti dell'Adda 2004
 
Come avere l'antologia
Prefazione
Ho sempre scritto che questa antologia è una sorta di testimonianza offerta dagli autori con le loro poesie. E non sono mai stato deluso dalle loro parole.
 
L'unica chiave per destare interesse o per far ricordare qualche verso, strappato qua e là, per alimentare il gusto di viaggi immaginari o di solitarie riflessioni, non può essere che quella di distillare dall'enorme magazzino della propria esistenza le "gocce vitali", i "frammenti" d'una coscienza ancora da disvelare e, immancabilmente, scavare nella propria pelle, raccontare la propria vita con rabbia e orgoglio, entusiasmo e dolcezza, fino a vivere un delirio, guardare con occhi indagatori gli spiragli che si aprono e illuminare di luce cosmica gli abissi nei quali si può sprofondare.
 
Le immagini evocate, le emozioni disciolte nei giorni della vita, le tragedie interiori e la luce accecante della gioia, conducono, senza via di fuga, all'esaltazione lirica che si impossessa perfino del respiro.
E' per questo motivo che la voce di questi poeti mai si spegne nella banalità e sempre riesce ad avvicinarsi alla sorgente di una ispirazione che a volte supera la soglia della coscienza.
 
L'antologia dei Poeti dell'Adda con i suoi fedeli Autori è una sorta di schiavitù poetica al proprio sangue: per riaffermare verità antiche e riconosciute, per salvarsi dal nulla, con la consapevolezza che solo grazie al nostro sogno possiamo misurare il cammino percorso, scuotere la nostra fantasia e incendiare di nuovi ardori il cuore.
Le poesie di questi Autori non subiscono gli inganni del tempo, le privazioni d'un mancato riconoscimento, lo scacco delle finzioni, o la solitudine in un mondo morente.
 
Quando siamo affranti dalle tristezze, tormentati dalle sofferenze, in preda alle preoccupazioni, dopo la lunga fatica del nostro viaggio verso la felicità, siamo umanamente assetati d'un elisir miracoloso che non può essere altro che la parola: sincera, amorevole, illuminante e inebriante. Suono vitale nel silenzio.
Grazie di cuore per avermi onorato con le vostre parole, come compagni d'avventura, fino al vertice dell'eroismo.
 
(Tutto ciò affinché nessuno di Voi scriva contro la volontà di Minerva e ognuno trovi il suo volo poetico meraviglioso che mai ha bisogno di riconoscimenti da parte di qualcun'altro).
 
Massimo Barile
 
Presidente della Giuria del Premio letterario «Poeti dell'Adda» 2004


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 Linda Bagnoli
 
 
Betulle
 
Piume minuscole, leggere, volano in tante.
Ci avvertono che la primavera
è di nuovo con noi.
Si affollano per le strade
nei giardini, nei cortili, dentro le nostre case.
Dov'erano prima?
Sono le piume delle betulle.
La loro leggerezza, impalpabilità
il loro essere ovunque
le rende spesso fastidiose, irritanti
come i nostri pensieri.
Mutevoli:
ora le trovi ammucchiate
in angoli nascosti
simili a intriganti, confortevoli cuscini
basta una folata di vento, anche leggero
per tornare a volare nel cielo
da dove erano venute.
Solo la pioggia
le calmerà
le farà sparire, riposare per sempre.
Come le lacrime calmano
mettono in ordine i nostri sparsi pensieri.
Ma per la betulla dei pensieri
è sempre primavera.
Quanto vento......
Quanta pioggia.....
Quante lacrime!
 
 
 

 Elio Vincenzo Brambilla
 
Donna
 
Da una costa d'Adamo
o dalle acque degli oceani
non è questo il punto.
Fiumi in piena d'inchiostro trasparente,
stuolo di nubi di pensieri al vento,
distese immense di muta poesia:
sudore per lo ortiche!
La donna è
quello che è,
e nude le mani s'incontrano
dell'uomo superbo
che s'appresta a plasmare
l'argilla della sua anima.
 
 

Alla figlia
 
Col vento giocasti...
Scaltra e lesta
la terra ti afferrò;
il sole ti sorrise,
gioiosa pianse
a lungo la pioggia.
Al risveglio un dì
dall'anima atteso
fresco trovai
un fiore di campo:
gaio il viso,
vispi gli occhi,
furbo lo sguardo.
"Fiore del nostro giardino!"
una voce amata
fiera mi riprese.
Oggi corri balli e canti,
i noti passi
come ombra accompagni,
spensierata e sempre in festa.
 
 
 


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Gastone Cappelloni
 
Domande senza risposta
attraversano l'indifferente
e nell'irreale solitario
inutilmente nascondono
spiragli
di costante disagio.
 

 
Impaurite promesse
teneramente ripensano
a giornate
di confusa incoscienza
e frugando nel disagio
l'intrigante colore
racchiude l'attimo.
 
 

Libera le tue fobie
e abbraccia il tempo.
Strane storie
raccontano l'imbarazzo
inseguendo giornate
di facile inquietudine,
Nascondendo l'irrequieto
impercettibili tracce
rinascono dentro.
 
 

Indicando falsi amori
piange nell'indifferenza
l'infedele compagna.
Lacrime di donna
invano stringono
la voglia di ricerca.
Nel diffidente vissuto
l'inatteso lambisce
l'incontro.
 
 
 
 
 
 

Alfonsina Caterino
 
Poesia
 
Trascendi la vita con
spirituale incanto
Il tuo pianeta irradia amore
e sempre induce a sperare
 
Trafiggi con gli occhi
dell'anima
il misero errare
degli uomini
 
Il tuo plasma
dà quiete ai
cuori squarciati
dal vero
 
Mi tengo per mano
Mi fermo a pregare
MIO DIO...............
Sei poesia.
 

 
Semplicità
 
Uomo del mio tempo
odori di muffa
sei un prodotto scaduto
 
Cerca aiuto nei
rifiuti differenziati per
uomini senza cuore
 
Guarda in quel bidone
c'è la semplicità:
bella - coerente -
pacifica - seria -
 
Come acqua di sorgente
segui la strada che ti è
tracciata
 
Non indugiare più nel male
Accovacciati sopra le tue rovine
Torna in te stesso;
Riabilita la tua immagine di
creatura semplice.
 


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Sabrina Chianelli
 
Enigma
 
In ogni respiro
l'universo si fonde
in alchimie di sostanze:
queste in storia.
Labirinto onirico di conoscenza
cerco
l'anello spezzato
che ha interrotto la catena
del tempo,
e con la mente
frugo il suolo a ritroso,
ormai spazzato dal vento.
 
Alzando lo sguardo dall'opera
al suo creatore,
l'enigma si svela
sul finire del giorno:
respiro
affondo
ascolto
ritorno.
 
Io cerco
la visione di ieri
nel mosaico di eventi,
che sempre mi chiamaa
da altrove,
in ambigui silenzi.
 
 

Ubriaca
 
Ubriaca di dolore
lo restituisco alla terra
che non lo assorbe.
 
 
 
 

Margherita Costanzini
 
 
Saccheggio
 
Un cespuglio infuocato
di bacche vermiglie
nel tiepido sole ottobrino
offre i suoi frutti
al saccheggio degli uccelli.
Subisce con gioia
il chiassoso assalto
fra schiocchi, richiami
e frulli d'ali mai stanche.
Cattura il fremito di vita
che anima le sue piccole fronde
e i frutti devastati
prima che il freddo lo addormenti.
 
 

Sogno
 
All'alba ho appeso ad un ramo
i ricami di un sogno
nutrito dal buio:
che il vento lo culli
e il sole lo accarezzi.
A sera lo riprenderò.
 
 

Tramonto
 
L'ultimo raggio di sole
indora la siepe.
dopo,
ogni spina
parrà ancor più acuta,
più oscuro
l'intreccio dei rami.
 
 
 


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Marco Cucca
 
 
Arsi e dispersi nell'aria
 
Arsi e dispersi nell'aria
come polvere con il sapore di sangue
non troveranno più pace
non avranno più pace
spinti dal vento rimbalzeranno
tra le dune neutrali
spettatrici degli sputi di piombo
di corpi destinati a morire.
Solo il vento aiuta le anime
a separarsi dagli uomini
trafitti senza più vita.
Solo le grida strazianti
squarciano il silenzio funereo
freddamente concesso
dalle raffiche di odio imposto.
Il deserto, il desolante cimitero
li tiene freddamente cadaveri
sul palmo della mano.
Non un fiore abbellirà le loro teste
Non un fiore saluterà, un padre o un figlio
distesi in un orribile sguardo bisognoso di pace.
 
 
 

Anna Di Biase
 
Opera Segnalata dalla Giuria
 
Il tempo
 
Con mesto sorriso e
sguardi smorti si
consuma il giorno;
 
Con mani vuote
pioggia e vento
senza vicende
passa il tempo;
 
Tra lampi e tuoni
con pianti nel cuore
scorre il fiume degli
eventi;
 
Il diluvio cancella
dall'inquieta coscienza
l'avvicinarsi fine
del tempo;
 
Come riflessa di luce,
smarrita consulta le stelle
la fragilità della vita.
 
 
 


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Gian Luca Endemini
 
Vecchio
 
Vecchio...
Il solo proferir questa parola
Fa tremar le labbra anche al più impavido guerriero
Solo il pensier mi spezza il fiato in gola
Quando riaffiora il ricordo di com'ero
 
Si dice l'esser vecchio contempli la saggezza
O rimane forse solo la consapevolezza
Che il tempo ormai è trascorso e se n'è andato
Col cuore colmo di ricordi che a nessuno hai raccontato
 
Quanto bella è stata la trascorsa giovinezza
Con in testa solo il mito dell'eternità
Con la protervia di chi la vita sprezza
Senza contezza di quel che veramente dà
 
Diventar vecchio però non è un gioco
Ci si arriva stancamente, poco a poco
Non ci si accorge e intanto il tempo scava il viso, gli occhi
e un po' anche il cuore
Portando via con sé tutto il sapore
Di quella vita usata e bistrattata
Ma che ho vissuto con intensità e calore.
 
E quando andrò incontro all'ineluttabile destino
Non avrò timore di partir per quella meta
Percorrerò sereno quell'ultimo cammino
Con dentro al cuore una certezza...
Aver avuto molto più di quel che ho dato.
 

Lucia Ferri
 
Ginestra
 
Ed io son qui che implodo intenta a pensare
il nuovo che non oso, ma che pur so intuire.
 
Tu irrompi palpitante nella stanza:
mi porti l'odore intenso della tua pelle misto
alla ragia che a gocce imperla il sottobosco.
 
Nella calma del mio mondo astratto,
incauto, rovesci luce vera che mi scompiglia:
fasci di ginestra mi hai portato in festa
e li hai esplosi così,
sul tavolo, davanti alla finestra.
 

 
Te ne vai che non sai ancora chi lasci.
 
Prendi con te le tue scuse il tempo,
il lavoro, la stanchezza. Che domani nel far le faccende
non ti voglio trovare a sporcarmi di tedio le tende,
le lenzuola fresche, il tappeto arabo comprato
al mercato vecchio, ti ricordi? Mi tenevi
la mano come un bimbo in gita. Ripetevi:
"A casa ti prendo, ti prendo, non mi scappi!"
 
Ironica la tua fuga, tu che t'ingegnavi a trovarmi
nell'angolo silenzioso della biblioteca, al cinema sola,
sulla spiaggia a legger poesie a lume di candela.
 
Ecco lo sapevo: la tua ultima cicca
spunta torta sulla soglia della porta. Quel tuo gusto teatrale
da colpo di scena, anche quando non c'è più rappresentazione!
 
 
 


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Lucia Gaddo Zanovello
 
Delete
 
Per denaro si delude
e delete si clicca alla lavagna bigia
che scrive la vita,
ma indelebilmente brilla l'ombra dell'errore,
finché altro segno, sovrapposto,
dia sbocco nuovo
e transito divenga allo sbarco di salvezza
di una gioia bianca nel dettato serrato delle ore
che ripiegano sfatte all'arca fonda
del passato astuto.
Tutta scordata è la viola passita
che canta immenso il gloria.
 
 

Tralucenza
 
Mi lasci accesa
nell'aria celeste e alta dell'alba
incorrotta una luna,
vacante pagina bianca
issata flammula, spiegata;
e, in trasparenza, sfreccia il desiderio
nel fluttuante vento
che diverge, candide, le possibilità.
 
 

Tralicci
 
E poi s'ha da vivere,
srotolando il cavo greve della praticità
sulla via evanescente segnata dai jet
dell'esistenza, che apre e gonfia schiume nel blu
tracciato a solchi nella vita di tutti.
Allora non può posare il canto
le sue margherite
nel vaso della contemplazione,
deve stare silente al freno delle necessità
che nutrono le grate dell'anima
perché ne arrampichi il fiore,
a maturare il frutto.
 
 
 

Susanna Galimberti
 
 
Solo per te
 
Non avrò muscoli
per difenderti
dai pericoli
che correrai
ma avrò braccia
sempre aperte
per accoglierti
e consolarti.
Non avrò forza d'animo
per aiutarti
a superare
le tue paure
ma avrò parole e baci
con cui
cercherò di placare
le tue ansie.
Proverò a farti vivere
momenti felici
e donarti il mondo
come lo vorresti tu.
Cercherò col buonumore
di far sorgere il sole
anche nelle giornate di pioggia.
Solo per te.
 
 


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Giuseppina Giacco
 
 
Mano nella mano
 
Una coppia camminava innanzi a me
gli occhi sperduti, la mano nella mano,
lentamente parlava lei
e mestamente diceva al suo uomo:
io ti amo.
Anche lui così rispose ed io
che non volendo ascoltai tutto,
li guardavo felice pensando
che l'amore esiste ancora,
malgrado tutto.
Bianchi i lor capelli
le facce stanche
piene di rughe eran tutte quante.
Guardavan il cielo,
senza un sorriso
forse pensavano che preso il Paradiso
li avrebbe accolti.
Io li seguivo,
io che non ho più i nonni
vedevo che prendevan direzione
verso una spiaggia grande e desolata.
Pensavo che volessero una giornata
lontana dai rumori di città.
Giunti alla meta si tolsero le scarpe
i vestiti no,
non la dignità:
entrarono in acqua
abbracciati sorridenti
uniti in un bacio
per l'eternità.
Rimasero sulla spiaggia solo le orme,
le scarpe abbandonate un po' più in là,
li aveva il mare accolti affettuosamente
nel breve cammino verso l'aldilà.

 
 Annamaria Immesi
 
Un fiore
 
Gioie del cuore mai sopite
un profumo sempre vivo
poche immagini scolpite
 
di un amore mai sbiadito,
Fiore antico mai appassito,
fiore della gioventù,
 
mai passata, mai sfiorita
come i petali di margherita
che in un libro di poesie
 
mi riportano all'amore
dei miei anni verdi e belli.
Margherita spiegazzata
 
dalle foglie ormai avvizzite,
su, raccontami una storia,
e sull'onda dei ricordi
 
una danza fammi fare
fiore antico mai appasito,
ti ripongo con rimpianto
e, se in mezzo alle poesie,
 
io ti lascio riposare
è anche vero che sei stato
di un amore tanto raro
 
testimone genuino,
e per questo il tuo profumo
sempre eterno rimarrà.
 
2 1 2
 


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 Annarita Migliaccio
 
 
 
 
Sentieri
 
Solitarie le chiuse dei tracciati nelle sconfitte.
Giacciono i peccati profondi in strade affollate,
in marce di marionette uguali e disperse.
Il giudizio permane sull'affamato mio pensiero.
Navigo tra i cunicoli di sogni, nella carestia, nel deserto,
a chiedere un'elemosina portatile,
per sopravvivere a spine profonde conficcate negli occhi.
I desideri ora sono ovunque,
nei sentieri stroncati...
 
 
 

Dino Valentino Moro
 
(Cancun)
 
Diventare,
incantatore di falene,
ad occhi bendati
per poterle tenere
tra le mani
un istante
e incendiarle
prima che possano
riprendere a volare.
 
 

(Profeti)
 
Incontro i profeti
al volgere del giorno.
Sono bianchi gabbiani
che tornano a riva.
Planano silenziosi.
S'arruffano e volgono
nuovamente lo sguardo
alle onde che brevi
schiumano smorzandosi
per ritirarsi veloci
nel grembo del riflusso.
 

 
(il prezzo)
 
Se non fosse per questo
parlarci addosso, forse,
avremmo più energia
per contrastare paura
che frattura il silenzio
di paludi che avanzano,
ciò in nome del denaro
che compra il cuore
e la mente dell'uomo
e me distrugge gioia.
 
 
 


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Franco Mosca
 
 
Opera Segnalata dalla Giuria
 
Noi siamo
 
Noi siamo il dopo
l'indecifrabile lingua antica
il risultato senza lo scopo
una parentesi che si chiude a fatica.
 
Noi siamo il dopo
la follia insana d'una notte
quel che resta del terremoto
una nave priva di rotte.
 
Siamo qui e siamo in tanti
a imbrattare i muri
le mani celate nei guanti
lo sguardo spento tra gli scuri.
 
Siamo qui credeteci
non servono epurazioni.
La sabbia della clessidra
dirà della nostra sorte.
 
Siamo qui a contraddire
chi ci ha fatto essere
e non ci sta più a sentire.
 
 
 

 Margherita Nazzarro Riva
 
Il mio cuore gioca
 
1
 
È il tempo della gioia
quando il mio cuore gioca
di gallinelle bianche
sulla cresta il vento
rincorro nell'abbraccio
l'onda di me stessa.
 
2
 
Sassi scagliati in acqua
come ferire a morte
l'arrogante amore,
in larghi cerchi d'onda
affogano lontani.
 
3
 
Di bianco merletto
ricamato dalla luna
si ricoprono gli amanti
in ombra di cancello.
 
4
Il tempo è il luogo
in cui nascono i rimpianti
e uragani tornano a riva
languidamente onda,
d'essere ancora amore.
 
5
Raccolgo rubini dai cespugli
m'adorno polsi ed i capelli
l'andare assume incedere
d'una ambiziosa regina,
del regno, il bosco.
 
6
...E loro indifferenti
mi volano sul capo
come fossi anch'io
da sempre lago:
I Gabbiani!
 


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 Cecilia Maria Pepe
 
 
Se potessi...
 
Vorrei cancellare le illusioni che affollano i miei pensieri,
le ombre buie e cupe che affollano i miei lunghi e interminabili.....
silenzi!
Resto muta ad ascoltare il battito del mio cuore,
odo, percepisco il lieve rumore del silenzio intorno a me,
si...il RUMORE DEL SILENZIO perché anche il silenzio parla!
parla in fondo al mio animo,
riporta alla memoria squarci del mio pensiero,
attimi vissuti con persone che non ci sono più,
momenti nostalgici o tristi ma, pur sempre, attimi di una vita!!
Chiudo gli occhi......
vedo, in pochi istanti, tutta la mia esistenza e mi chiedo: CHE SENSO HA VIVERE?
e rispondo a me stessa: "la VITA è rincorrere, invano, piccoli sogni che NON si REALIZZERANNO MAI"
 
Riapro gli occhi, mi guardo intorno..........................................
quanta solitudine....................................intorno e dentro di me!!!
 
 
 

 
Giovanna Poma
 
 
La mia terra
 
Profuma di mare la mia terra.
L'aspro ha dei limoni
ed un sorriso amaro
coltiva la sua faccia.
 
Troppi padroni
l'hanno posseduta
e lei supina
li ha sempre combattuti.
 
Crepe profonde
nel suo cuore affranto
non hanno vinto,
però, il suo vero vanto:
l'orgoglio supera inver le sue ferite
e il sangue pulsa ancor
in tante vite.
 
Popolo austero e generoso
sei la speranza sua,
puoi riscattarla, se vuoi,
ed offrirle un futuro in dono.
 
Terra di sale e di fuochi ardenti
quanto di te sento parte viva.
Sicilia mia, terra dei miei avi,
le tue radici
forti in me sono affondate
vivono dentro il mio cuore custodite
nelle passioni vere mai sopite.
 
 
 

 


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 Mariangela Sbabo
 
 
La seconda ombra
 
Saltellando leggera
fuori dai suoi confini
dai profili ristretti,
la seconda ombra se ne và
dietro un luminoso sole.
 
Guarda! Ispira la sua aria nuova.
 
Con passo felpato
sfiora la terra nuda
rasenta giardini proibiti
salta alte le barriere
dentro un mondo straniero.
 
Gazzella trasparente
impalpabile e silenziosa
si confonde tra folle
di ambulanti automi.
 
Agile si allunga
a misurata distanza,
 
Incontaminata
 
dalle loro febbri
miscelate di bugie.
 
Corre dentro le ore
ma il sole si spegne.
L'ombra di ricompone
dentro il suo involucro
ripieno di regole.
 
 
 

 
Graziano Sozza
 
 
Io
 
Il planare lento
nel recondito
del mio
io
oblia in sconosciute paludi
e
scaturisce vigore
al mio spirito
d'esploratore
 
 

Terra 2003
 
Il
tempo è
del super esteta
dell'uomo idolo
giammai asceta
Il
tempo è
dell'aria bruna
Il
tempo è
della verità
sperduta
tra la bruma
 
 
 
 
 


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 Silvana Sportelli
 
Giardino d'Amore
 
Parigi addio
paradiso eterno
rifugio di promesse impossibili
convivente magica degli amori nascosti
che avvolgi nella notte
complice nella tua oscurità
di un'avventura senza fine
 
Addio struggente giardino
degli amori pazzi
degli amori impossibili
più non consola il pensarti
in questi giorni dove sola vago
con la mente tra le tue vie
 
Addio amanti turbati
persi in una notte qualsiasi
dove li sussurravi quell'amore che non si osa
lo avete abbandonato
tra le luci degli Champs Elisèe
tra l'ombra di Notre Dame
sui marciapiedi di Montmatre
negli abbaini del quartiere latino
 
Addio...
Cosa rimarrà di voi?
Silenzio e lacrime
in questa Parigi
che celerà in eterno questo vostro segreto amore
smarrito.
 
 
 

Giuseppina Terranova
 
Opera 9^ classificata
 
Via da me
 
Lame di luce da stelle lontane
trafiggono l'oscurità che mi avvolge
e nel silenzio del mondo accendono
la mia immaginazione.
Chiudo gli occhi e finalmente vedo
forme e colori di nuova bellezza
che il palpito del mio cuore riconosce.
Solo un istante, un brivido ignoto,
un impeto irruento mi strappa via da me,
dallo spazio che non mi contiene,
dal tempo che non si concede al mio lento vagare,
al mio sguardo ingordo.
Nel vuoto disperdo atomi di passato,
ricordi sigillati di polvere e lacrime,
lettere consunte che rileggo, di tanto in tanto...
Il presente è un respiro sospeso tra petali di sogno,
un frammento di vita proteso verso l'infinito,
la luce di un astro che brilla altrove...
Una goccia di eternità sulle mie labbra tremanti
rivela il sapore del mare cosmico
dove scioglierò la mia attesa
quando il silenzio per sempre mi porterà
via da me.
 
 
 


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Stefano Tonelli
 
 
A Monterosso
 
Monterosso marina,
 
il mio pensiero ti abbraccia grato
e il mio ricordo si bagna nelle tue acque
e nel profumo della tua brezza di mare.
 
Ancora oggi, m'incanto agli odori
di focaccia fritta, di fiori, e di sabbia
che si spandevano nei tuoi carrugi,
che, lieto nei miei vent'anni,
traversavo sereno.
 
Di sera, le vie illuminate
di luci e di bambini incoscienti,
di mercatini e di feste in piazza.
E poi la spiaggia umida e il manto stellato,
e il buio mare...come ci appariva diverso dal giorno,
col suo accecante bagliore che infiammava l'aria.
 
Allora capivo di essere,
almeno un po',
felice di questa mia vita?
 
Vi rimpiango, luoghi ameni,
preziosi depositari
della mia gioventù.
 
 


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Agg. 10-11-2005