Le antologie
dei concorsi de Il Club degli autori

Antologia del premio letterario
Francesco Moro Comune di Sartirana Lomellina 2005

 Sommario
 

Prefazione - Antonio Agnesi - Sergio Balestra - Bruno Balzan - Sara Bellingeri - Claudio Bellini - Donato Carmine Buonfiglio - Anna Calossi - Giuliano Cardellini - Carlo Carrea - Celestino Casalini - Santo Coppola - Margherita Costanzini - Gaetano Cugno - Mario D'Alise - Paola Dall'Olmo - Vincenzo De Crecchio - Luca De Pieri - Franco Facchinetti - Gianni Fassina - Andrea Gallina - Pietro Gatti - Maria Rosa Gelli - Carmela Giacobbe - Federico Leonardo Giampà - Alessandro Lovato - Maria Andreea Marincovici - Emma Mazzuca - Luigi Merati - Dino Valentino Moro - Luigi Nosenzo - Daniela Olivieri - Stefania Raschillà - Ermano Raso - Rina Ravera - Vittorio Renzelli - Fabio Riccardi - Mita Riotto - Massimiliano Romanello - Adriano Scandalitta - Adriana Scarpa - Rita Claudia Scordino - Alba Silva - Alba Silva - Rosanna Spina - Filomena Stanziale - Carla Tedde - Giacomo Teofilo - Stefano Tonelli - Giuseppe Tronconi - Giuseppe Turizio - Leonardo Vitto - Tiziana Zago

 
 
 

 
Antologia del Premio Francesco Moro Comune di Sartirana Lomellina 2005 - formato 14x20,5 - pagg. 60 - Euro 18,00 - ISBN 88-6037-054-X
 

 

 

 

 

 
Come avere l'antologia

Prefazione
 
Ancora una poesia che ha toccato i sentimenti, che ha saputo scuotere gli animi. Il poeta di Valenza, Claudio Bellini, ha vinto l'ottava edizione del premio nazionale di poesia «Francesco Moro», organizzato dalla biblioteca comunale, intitolata allo studioso e docente di scuola superiore Francesco Moro, con il patrocinio di Comune di Sartirana Lomellina e Provincia di Pavia. Bellini è autore della lirica "Figlio": seconda classificata "Quando teneramente guardo il cielo", poesia di Maria Rosa Gelli di Arezzo. Medaglia di bronzo per la cremonese Paola Dallardi ("Fragranze").
 
Due i vincitori della sezione in vernacolo: Alba Silva di Robbio e la vogherese Rina Ravera. La giuria composta dal sindaco Giancarlo Berton, dall'assessore alla Cultura al Comune di Sartirana Lomellina, Paola Camussoni, Luisa Denari, Giuseppe Castelli, Severino Di Candia, Felice Martinotti e Umberto De Agostino, ha poi stilato la classifica dal quarto al decimo posto: Franco Facchinetti (Milano), Adriana Scarpa (Treviso), Anna Calossi (Siena), Rita Claudia Scordino (Vigevano), Daniela Olivieri (Riva Trigoso, Genova), Antonio Agnesi (Paullo, Milano) e Vittorio Renzelli (Reggio Calabria). Cinque i segnalati: Francesca Genoano (Potenza), Carla Tedde (Quattro Castella, Reggio Emilia), Giampaolo Merciai (San Marcello Pistoiese), Rina Ravera (Voghera) e Nunzia Ragonesi (Acireale, Catania).
 
Anche in questa edizione il numero dei poeti iscritti è stato elevato: il concorso indetto dalla biblioteca comunale "Francesco Moro" rappresenta quindi un'occasione ambita per manifestare emozioni e sentimenti, e conquistarsi un posto nel palcoscenico della cultura nazionale. Da tempo, ormai, Sartirana Lomellina si distingue nel panorama locale per l'organizzazione di eventi culturali di alto livello, complice anche una serie di monumenti e di edifici storico-architettonici di primaria importanza. Per esempio, la cerimonia di premiazione dell'edizione 2005 si è svolta nella Pila del trecentesco castello visconteo: uno scorcio rurale (la pila era il locale dove si effettuava l'operazione della pulitura dei chicchi di riso) all'interno di una rocca che, secoli fa, vide protagonisti nobiluomini, condottieri ed eserciti.
 
Umberto De Agostino
segretario del concorso
 

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Celestino Casalini
 
 
Le piccole cose
 
Ammaliato
dai profili arditi
 
Dai prodigi
della tua costruzione
 
Nella notte dolce
che li condensa
nella luminosità
dell'Orsa
 
Esco frastornato
dalla tua casa
 
Signore
 
E mi fisso
sulle piccole cose.
 

 
Mai dubita…
 
La resurrezione
l'idea della morte allontana
…E la pietà che si chiude
sopra ad i nudi corpi
Vedo fiori sciuparsi
e poi morire ogni giorno…
E ogni volta rinascere
nello stesso campo
Mesi perduti
che custodisce la terra:
Stesso seme che mai dubita
della vittoria della vita
 
sulla morte…
 
 

Santo Antonino Coppola
 
 
Sulle Rovine di Tindari
 
Cerco di destare il mite silenzio
che avvolge queste mura
velate di mistero…
Il musico vento
arpeggia con le fugaci fronde
dei tuoi alberi…,
mentre la pianura, sedotta,
si prepara per la danza…
L'armonia delle tue acque proibite
infonde dolcezza nel mio cuore
imperlato di gioia…
I tuoi capelli dorati,
sparsi nel vento,
riaccendono mute speranze:
le mie vele sono pronte per salpare…
Il ritmo incessante della pioggia,
il moto irruente del mare,
l'odore inebriante della tua terra,
si dissolvono in un magico
profumo colorato
che lentamente
mi riporta nei tuoi giorni…
In questo momento
siamo molti ad osservare
le tue rovine,
a leggere i segni
delle cruenti battaglie
degli uomini e del tempo,
mentre io,
nel mio cuore spasimante
le ricompongo, e rivivo
con la tua umile gente…
 
 

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Luca De Pieri
 
 
Ricordo
 
Di te, solo il ricordo mi è rimasto,
del nostro amore solo una fotografia sbiadita
che ogni tanto mi ritrovo ancora tra le dita,
e mentre ti guardo felice e sorridente
ancor mi accorgo che di te non mi è rimasto niente,
solo il ricordo che, nefasto ed ingombrante,
ogni sera bussa alla mia porta e s'infila
come un assassino silenzioso, nella mi anima ormai morta.
 

 
1poetaerrante
 
Migliaia di sguardi intorno a me,
migliaia di volti davanti a me,
parole che rimbombano nella testa
volti che ballano davanti ai miei occhi
come marionette di uno spettacolo non richiesto,
e io, timido e confuso, vago nel mondo
alla ricerca di facce nuove,
alla ricerca di una nuova vita
con il cuore che già batte per un nuovo amore.
 
 

Pietro Gatti
 
 
Melodia di Vita
 
Canta, stamane, il cuore
alla bellezza del cosmo,
alla magia dell'Amore,
che è anima del Creato.
 
A mezzogiorno, il sole,
illumina ogni cosa
e l'ombra non ha riparo
se non in nido di nubi,
 
che porta con sé la pioggia
e, per la gente, il pianto
per il buio della morte.
 
Ravviva lumi di speme
lo sfolgorio del tramonto,
di vita in nuovo mondo.
 
 

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Maria Rosa Gelli
 
 
Opera 2a classificata
 
Quando teneramente guardo il cielo
 
Avevo già baciato quando ti incontrai
eppure mi sembrò di non avere mai incontrato labbra d'uomo.
Tra le tue braccia scoprì il linguaggio dell'amore
tra gli sguardi su un mondo d'intese,
tra gli abbracci che addolciscono e rapiscono.
Ci rincorremmo per le lunghe estati
prendendoci e lasciandoci nel giro di un tramonto
sulle spiagge mediterranee e sulle cime innevate
in città nebbiose, solari, sconosciute, note
sempre aspirando a quel qualcosa che sentimmo subito
ci avrebbe resi troppo felici per non lottare.
Lasciando i nostri sogni di tardivi adolescenti
entrammo nella vita.
Ci guardammo negli occhi, felici.
Pochi istanti.
Poi la vita fu crudele.
Lottammo insieme
e il nostro amore non fu solo passione.
Fu vita contro la morte
fu coraggio, incoscienza e ancora felicità.
Fu forza, la forza della farfalla
che vive un solo giorno,
la forza dell'albero che colpito dal fulmine
svetta ancora sereno sulla cima,
la forza di un vita senza più futuro
che credeva nel domani.
Te ne andasti, silenziosamente, in un giorno d'ottobre
quando le foglie si tingono di rosso…
E continuo a camminare sulle tue strade
e continuo a nutrirmi del tuo amore
e continuo a sognare il tuo sorriso
quando teneramente guardo il cielo.
 
 

Carmela Giacobbe
 
L'orizzonte mi abbraccia.
 
Tra parole perlate
in braccia di velluto
ho seppellito i miei sogni.
Nell'azzurro del mare, l'onda
accarezza la roccia baciata da nuvole d'acqua
ove sirene e dee a nuoto avanzando corteggiano
il soffio dell'anima.
S'abbracciano le vele guidate dal vento,
scivola sull'acqua la barca e nell'aria
ali divine s'accostano a schiudere
forse per me
un angolo di cielo.
Splendente nel suo biancore assoluto
silente
limpido
come ventre accogliente l'orizzonte
m'abbraccia
e ogni cosa è quiete e preghiera.
Se potessi comprerei la mia vita!
 
 

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Federico Leonardo Giampà
 
 
Natura
 
Tutt'uno con Gea essa è
e qui vi regna,
d'antagonista il ruol riveste.
 
Razza dominante
in essa risiede,
con scelleratezza eletta si ritiene.
 
E quando esaltazione
più non contiene,
natura l'umiltà l'insegna.
 
Essa, Gea tutta compone
e padronanza
su i quattro elementi ha.
 
Vita concede ai suoi occupanti,
in cambio di rispetto
per i figli suoi.
 
E quando, uomo,
innalzarsi sopra d'essa vuole
la natura
cruentemente parla:
Ricordati
ch'io ti lascio vivere.
 
 
 

Alessandro Lovato
 
 
Ogni istante di vita rimanente.
 
Lavando i piatti che m'hai preparato,
i guanti rossi nell'acqua bollente,
il terrore mi coglie dirompente
di non trovarti, una volta girato.
 
Ma tu sei lì, regalo inaspettato
d'ogni istante di vita rimanente,
unico sogno non evanescente
mistero eterno e sempre rinnovato.
 
E così mi spavento a volte assai
perché il dubbio m'assale che non sia,
che esistere non possa, tu, mia idea.
 
Ma ancora mi sorprendo e più che mai,
quando mi volto e ti riscopro mia:
dunque mi accosto a te, come a una dea.
 
 

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Maria Andreea Marincovici
 
Sogno paradisiaco
 
 
Verso un azzurro infinito
voglio volare e sognare
Addio, mia anima ferita!
Sento che voglio librarmi.
Un vento pungente, ma calmo mi chiama,
mi avvolge nel suo sussurro.
Mi lancio senza paura
verso un sogno che mi aspetta.
L'audacia mi spinge a sfiorare
un mondo che non nasconde purezza.
Non ha ombre, non ha nome,
,a dissolve la malvagità.
una goccia di natura infinita
veglia ruscelli albastri;
selvaggia e non ammaestrata,
elucubrando all'eternità.

 

Stefano Tonelli
 
 
A Renata Tebaidi
 
Dal suo stellato soglio
ormai tutti ne guarda quaggiù,
ov'è stata molti anni, anche
dopo la fine della sua carriera.
 
Ora la signorina Renata,
rimpianta da tutti i melomani
e dalla fedele governante Tina,
è…"salita a Dio".
 
"Non ho avuto la fortuna
di avere un uomo che mi amasse"
disse una volta.
E a chi le complimentava la sua voce
rispondeva "non è merito mio,
è un dono del Signore".
 
Sarà pure così, anzi, senz'altro.
 
Resterebbe capire se,
potendo scegliere,
avrebbe preferito da Dio
a quel dono così bello e puro,
quell'altra fortuna:
un Vero Amore Terreno.
 
 
 

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Giuseppe Turizio
 
 
In bici
 
Correva forte
Il tuo piccolo amore
E tu
Alla finestra
Guardavi
Dolce
Pensierosa
Io so cosa c'è
Nel tuo cuore
E a volte
I tuoi occhi
Lo gridano forte
 

 
Pensiero
 
non so come dire
Le parole che sento
Le avvolgo incerto
A un sasso
Le lancio lontane
Oltre il limite che tu sai
Spero poi
Ti giungano al cuore
(sottovoce)
Ho scritto per te
Di quella cosa
Che sogni tanto.
 
 
 
 

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Agg. 08-01-2006